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Collina annuncia la “regola della misericordia”: il tempo di recupero delle partite può cambiare

L’assegnazione dei minuti di recupero è un caso: per Collina potrebbe esserci l’introduzione di una nuova regola presa dal baseball.
A cura di Ada Cotugno
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Liverpool-Manchester United potrebbe passare alla storia come la partita della svolta, non soltanto per le due squadre. Nonostante i sei gol segnati dai ragazzi di Klopp nel secondo tempo, l'arbitro ha concesso soltanto tre minuti addizionali, in controtendenza rispetto ai maxi recuperi visti dal Mondiale in poi.

Nelle battute iniziali del torneo avevano fatto scalpore i 24 minuti di recupero assegnati dall'arbitro in Inghilterra-Iran, un'enormità rispetto agli standard sui quali si era basato il calcio europeo fino ad allora.

Pierluigi Collina aveva spiegato le nuove indicazioni dati agli arbitri per aggirare le perdite di tempo e allinearsi il più possibile al tempo di gioco effettivo senza stravolgere il regolamento.

Sebbene in Italia i maxi-recuperi non siano stati così frequenti, in Inghilterra si vedono spesso ma nonostante i 7 gol segnati, più le conseguenti esultanze e dieci sostituzioni, il fischio finale di Liverpool-Manchester United è arrivato al 93′.

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Collina al Times si è soffermato proprio su questa partita per la sua analisi: stando alle nuove direttive l'extra time sarebbe dovuto essere più corposo, ma non sono rari i casi in cui gli arbitri hanno deciso di tagliare corto a fronte di un risultato pesante, proprio come il 7-0.

Non c'è una regola precisa che normi questo comportamento, ma secondo il presidente della Commissione Arbitrale della FIFA potrebbe essere introdotta una regola presente già in altri sport. È la cosiddetta "regola della misericordia", chiamata "mercy rule" nel mondo anglosassone.

"Forse in futuro potremmo dire che i tempi di recupero non devono essere concessi alla fine della partita se c'è una differenza superiore a X gol tra le due squadre", ha dichiarato Collina.

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L'ex arbitro ha spiegato che questa regola esiste già in altri sport e potrebbe essere applicata anche al calcio: "Quando giocavo a baseball c'era una regola che diceva che la partita era finita se dopo il sesto inning c'era una differenza in termini di punteggio superiore a sei".

In poche parole, nel caso una partita dovesse finire con una grandissima differenza reti, allora l'arbitro sarebbe autorizzato a fischiare la fine al 90′ senza abbondare con il recupero.

Per adesso è una possibilità remota, ma si pensa già a una modifica del regolamento che possa aiutare gli arbitri ad agire correttamente e in modo equo in queste circostanze.

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