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Claudio Ranieri saluta in lacrime i tifosi del Cagliari, dalle tribune si alza un grido: è l’apoteosi

In una atmosfera da brividi la Unipol Domus si è stretta attorno a Claudio Ranieri in una serata magica in occasione dell’ultimo match casalingo contro la Fiorentina. Prima durante e dopo, per il tecnico romano standing ovation, applausi, cori e striscioni: tra pura emozione e parole di autentico amore.
A cura di Alessio Pediglieri
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È stata la serata di Claudio Ranieri all'Unipol Domus di Cagliari, dove la partita contro la Fiorentina – e la sconfitta-beffa al 90′ – sono passati in secondo piano. C'era da celebrare nel modo migliore il tecnico romano che aveva annunciato l'addio alle panchine da club, dopo aver compiuto l'ennesima impresa con la salvezza dei rossoblù. E il popolo cagliaritano non si è tirato indietro, regalando una cornice stupenda per un tecnico che ha vissuto il momento emozionato, con le lacrime agli occhi e un nodo in gola. Nel discorso d'addio, in una atmosfera emozionante, Ranieri è stato interrotto da un urlo a squarciagola che ne ha fermato le parole commosse: la sua risposta è stata da brividi.

Più che l'ultima partita dell'anno nel proprio stadio, tutti i tifosi del Cagliari attendevano lui, Claudio Ranieri, tra i più amati tecnici di sempre nella storia del club sardo e il pre partita, dall'ingresso in campo in poi è stato davvero speciale. Mentre in tribuna si sprecavano appalusi, cori e striscioni che ne onoravano il trascorso in rossoblù, tra tutti una scritta emblematica "Eterna riconoscenza per un grande uomo, grazie mister", all'unisono è iniziata la celebrazione del tecnico cui si sono uniti tutti, tifosi, avversari, arbitro.

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L'applauso di tutto lo stadio, al grido "Claudio Ranieri"

Un'emozione straordinaria per una serata indimenticabile per tutto il popolo rossoblù e del calcio in generale. Il tributo a Claudio Ranieri è sembrato per un attimo non fermarsi, relegando la partita ad un semplice momento secondario. Strepitosa l'atmosfera poco prima del fischio di inizio quando la Domus Arena è esplosa all'unisono coinvolgendo tutti i presenti e trascinando nel vortice di un abbraccio collettivo anche i tifosi e i giocatori della Fiorentina.

Il diretto interessato, ha risposto a suo modo con area pacata e composta ma visibilmente emozionato con gli occhi lucidi e un imbarazzo dettato da un'onda d'affetto impressionante. Che ha visto un applauso collettivo cui ha partecipato anche l'arbitro Pontrera prima di fischiare il calcio d'inizio.

L'ultimo saluto emozionante ai tifosi rossoblù: "Avevo chiesto il vostro aiuto"

Il festeggiato aveva fatto il suo ingresso in modo altrettanto speciale, Ranieri è entrato in campo insieme ai suoi affetti più cari, i due nipotini: Dorotea – in braccio – e il più grande Orlando – che lo ha abbracciato in mezzo al campo. Coloro i quali da oggi avranno l'onore e il piacere di averlo completamente per loro. Un momento bellissimo, con la premiazione di fronte ai suoi tifosi, al suo popolo e alla sua terra.

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Un Ranieri emozionato e dalla voce tremante ha preso il microfono e in mezzo al campo ha voluto dare un suo particolare e sentito ultimo omaggio ai propri tifosi. "Vorrei ringraziarvi di vero cuore, quello che sete riusciti a fare siamo riusciti a farlo insieme. Io ricordo quando sono arrivato un anno e mezzo fa, ho chiesto aiuto a voi perché solo con voi potevamo fare quello che abbiamo fatto sia l'anno scorso che quest'anno".

Un silenzio interrotto da un grido che si alza in tribuna: "Bravoooo!". Tutti applaudono ma Ranieri non si scompone, anzi risponde subito: "No… bravi voi e bravi i ragazzi… Voglio dire una cosa importante: dovete stare sempre vicino a questi ragazzi,  finchè daranno tutto in campo stategli vicino. Potranno sbagliare ma l'importante è che non molleranno mai. Se voi gli state dietro loro cammineranno sempre a testa alta, perché sanno che hanno voi dietro. Dovete sapere che questi ragazzi quando giocano pensano a tutti voi. Pensano all'isola, pensano a quanto soffrite a che difficoltà avete nel viaggiare nel starci vicino, quando stiamo in trasferta. Sanno tutto questo: e credetemi questa è la miglior spinta che un giocatore possa avere, sentire che dietro c'è un popolo, c'è un'isola che trepida per loro e daranno sempre il massimo. Io vi ringrazio di vero cuore".

Le parole nel post partita che aprono ad un futuro diverso

Alla fine il Cagliari ha perso, ma poco conta, al di là del risultato restano negli occhi i momenti magici di una serata indimenticabile anche per Ranieri che ritorna sul mare d'affetto ricevuto: "È stato bellissimo, ringrazio i nostri giocatori che quelli della Fiorentina. Credo di aver sempre dato tutto e penso che la gente lo abbia visto. È stato un onore per me stare nel mondo del calcio. Non sono stato un grande calciatore ma come allenatore mi sono divertito. Leicester la più grande impresa? …Cagliari è Cagliari".

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Sul futuro, nessun altro club oltre il Cagliari. Ranieri è di parola ma lascia uno spiraglio: "Quando sono arrivato ho detto che Cagliari è la fine del cerchio: qui è iniziata la mia avventura e qui finirà con un club. Una nazionale se capiterà ci penserò, ma ora, però, mi godrò i nipoti. Vediamo quanto durerà"

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