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Chiesa migliore in campo di Juve-Napoli: il 4 ottobre non avrebbe giocato, era della Fiorentina

La Serie A in tempo di pandemia ha consegnato la parte di miglior attore protagonista ad uno che Juve-Napoli non avrebbe dovuto giocarla: Federico Chiesa lo scorso 4 ottobre era ancora un giocatore della Fiorentina. Adesso per Pirlo è inamovibile: “È un calciatore europeo, in Italia pochi come lui”.
A cura di Paolo Fiorenza
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Federico Chiesa è il calciatore che giocò due volte, parafrasando il capolavoro di Alfred Hitchcock. Il campionato di Serie A in tempo di pandemia offre anche la sceneggiatura paradossale di Juventus-Napoli, assegnando la parte di miglior attore protagonista ad uno che questa partita – in un universo parallelo senza Covid-19 – non l'avrebbe mai giocata.

Già, perché il 4 ottobre scorso, quando era originariamente in programma la sfida di andata tra le due squadre, Chiesa era ancora un giocatore della Fiorentina, con la quale era sceso in campo due giorni prima contro la Sampdoria, con tanto di contestata fascia di capitano al braccio. Sarebbe passato alla Juve solo l'indomani, il 5 ottobre, in cambio di 60 milioni complessivi distribuiti tra prestito oneroso biennale, riscatto obbligatorio e bonus.

Quel 4 ottobre come è noto la sfida tra Juventus e Napoli non si giocò per via del divieto dell'ASL campana di consentire la trasferta agli azzurri, con conseguente strascico per tribunali sportivi fino alla ricalendarizzazione del match il 7 aprile. In questi 6 mesi intanto Chiesa è diventato un pilastro dell'attuale progetto bianconero, uno dei giocatori cui davvero Andrea Pirlo difficilmente rinuncia.

Fascia destra o sinistra non fa differenza, il 23enne figlio d'arte in campo è sempre tra i migliori: corsa, dribbling, applicazione tattica. E poi gol e assist, rispettivamente 12 e 10 nelle 36 presenze stagionali fino a questo momento (è il giocatore più giovane dei top 5 campionati europei tra quelli con almeno otto gol e otto assist). La crescita di Chiesa come trascinatore della Juve è stata ancora più evidente nell'ultimo difficile periodo: 3 gol nelle 2 partite contro il Porto, rete di apertura nel derby contro il Torino e infine l'assist per il gol di Ronaldo che ha aperto le marcature contro il Napoli.

Ma sarebbe riduttivo limitare la prova contro gli azzurri al solo doppio ubriacante dribbling su Insigne e Hysaj: semplicemente l'ex viola allo Stadium è stato il migliore in campo. Dal canto suo, Pirlo se lo gode e al contempo lo sprona a fare ancora meglio.

"Ha una forza fisica e una progressione impressionante, deve solo convincersi di quello che fa. A volte abbassa la testa e litiga con gli avversari. In Italia è unico, è un calciatore europeo di cui ce ne sono pochi. Deve coltivare questa voglia di essere uno dei migliori".

In Italia sicuramente già lo è: chiedere al Napoli, ma anche a Mancini che lo ha messo anch'egli al centro della sua Italia.

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