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Chiellini segna il suo primo gol americano e indica il cielo: cerca Davide Astori

Giorgio Chiellini ha avuto un solo pensiero quando ha messo a segno il suo primo gol in Major League Soccer e trascinato il suo Los Angeles alla vittoria: saluto militare e dito a indicare il cielo. Il suo amico Davide Astori non morirà mai.
A cura di Paolo Fiorenza
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A 38 anni Giorgio Chiellini è più che mai calciatore vero, ancora in grado di fare la differenza in campo e non solo come uomo spogliatoio. Dopo aver vinto il titolo della Major League Soccer lo scorso anno con il suo Los Angeles Fc – il primo campionato vinto dalla squadra californiana nella sua storia – il difensore toscano quest'anno è partito con il piede giusto. In tutti i sensi, piazzando il suo gambone sotto la porta dei Portland Timbers per infilare il gol del vantaggio della formazione allenata da Steve Cherundolo.

Era il primo match del Los Angeles nella nuova stagione ed è arrivata la prima rete di Chiellini in terra americana, dopo che l'anno scorso era finito ovunque il video di un suo meraviglioso assist dalla propria trequarti. L'ex nazionale azzurro è stato pronto al 24′ del primo tempo ad allungare il piede destro ad un passo dalla porta, spedendo il pallone alle spalle del portiere di Portland.

In quel momento, travolto dalla gioia dei compagni, Chiellini ha avuto un solo pensiero: è andato sotto la curva del BMO Stadium e ha ricordato qualcuno che non c'è più: Davide Astori. Proprio ieri erano cinque anni dalla tragica scomparsa del capitano della Fiorentina e poche ore prima del match Giorgio aveva ricordato l'ex compagno nell'Italia con un post toccante sul proprio profilo Twitter: "5 anni da quel giorno maledetto. Davide, sempre con noi".

E allora gli è venuto naturale dedicare il suo primo gol col Los Angeles a Davide. Chiellini si è fermato sotto la curva, ha fatto il saluto militare (lo stesso gesto che fece Vitor Hugo in Fiorentina-Benevento subito dopo la morte di Astori) e ha indicato il cielo, a cercare il vecchio amico e far capire ai compagni che lo accerchiavano che nelle nostre vite c'è qualcosa di più importante di un pallone che rotola in fondo a una rete: tenere vivo il ricordo di chi non c'è più, affinché non muoia mai.

La partita è stata poi scoppiettante: il Los Angeles si è portato sul 3-0 col rigore del bomber Vela e la rete di Opoku, subendo poi il tentativo di rimonta degli ospiti, che hanno accorciato le distanze con Evander e Paredes, senza tuttavia riuscire a raggiungere il pareggio. È finita 3-2 per Chiellini e compagni, che sono partiti così come avevano finito: festeggiando.

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