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Chi è Francesco Farioli, il nuovo De Zerbi che col Nizza sta facendo meglio persino del PSG

L’allievo ed ex collaboratore di Roberto De Zerbi è al comando della Ligue 1. Francesco Farioli, che nelle ultime stagioni ha lavorato in Turchia, è l’allenatore del Nizza.
A cura di Alessio Morra
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Qualche anno fa il Nizza ha cambiato proprietà, l'obiettivo era quello di creare una squadra bella da vedere e vincente. Di investimenti ne sono stati fatti, prendendo giocatori di nomi e allenatori importanti, ma è andata male. Quest'anno si è deciso di puntare su un allenatore giovane, bravo ed emergente Francesco Farioli, che dopo 6 giornate è al comando della Ligue 1. E dopo aver battuto il PSG ha vinto anche in casa del Monaco. Ma chi è Farioli, l'adepto di De Zerbi che sta diventando bravo quanto il suo maestro.

Classe 1989. Subito bisogna sottolineare la giovane età di questo allenatore italiano, che è più giovane di tanti calciatori – compreso il suo capitano il brasiliano Dante. Farioli ha avuto una vita e una molto carriera intensa. Da giovane fa il portiere, gioca a livello dilettantistico prima di lasciare velocemente l'attività. Si laurea in Filosofia all'Università di Firenze, è toscano, patria di grandi allenatori, ma la tesi è sul calcio, più precisamente sui portieri, dal titolo: "Filosofia del gioco: l’estetica del calcio e il ruolo del Portiere". Il calcio è il suo mondo, la sua passione, che vive con trasporto partendo dai dilettanti.

Il Nizza vincendo 3-2 a Psg ha scalato la classifica della Ligue 1.
Il Nizza vincendo 3-2 a Psg ha scalato la classifica della Ligue 1.

Nel 2015 manda il suo curriculum all'Aspire Academy, il centro che si occupava dei giovani calciatori del Qatar creato ad hoc in vista dei Mondiali 2022. Lì ci lavora due anni, fa il preparatore dei portieri. All'epoca, in un'intervista di definì: "Un giovane con il cassetto pieno di sogni e di idee, con una laurea in Filosofia che mi aiuta a cercare di vedere le cose anche da un’altra prospettiva e con una famiglia semplice alla spalle che mi ha insegnato a credere nelle proprie idee, ma soprattutto a lavorare sodo e con costanza, giorno dopo giorno. “I grandi palazzi si costruiscono un mattoncino alla volta” mi hanno sempre detto".

Un mattoncino alla volta è cresciuto. Farioli entra a far parte nel 2017-2018 dello staff di Roberto De Zerbi, quando il tecnico bresciano viene chiamato dal Benevento, nella disperata impresa salvezza. Nasce un legame forte tra i due. Farioli lo segue al Sassuolo, dove per due anni e mezzo fa parte dello staff, con la qualifica di preparatore dei portieri, perché portieri lo si è per sempre. Da RDZ impara tanto e gli insegnamenti li mette in pratica quando intraprende la carriera in proprio.

Francesco Farioli per quasi tre anni ha lavorato nello staff di De Zerbi.
Francesco Farioli per quasi tre anni ha lavorato nello staff di De Zerbi.

Accetta un'offerta dalla Turchia e va a a fare il vice all'Alanyaspor. Poi arriva la chiamata del Fatih Karagümrük, squadra all'epoca neopromossa che lo nomina capo-allenatore e viene ripagata: perché chiude all'8° posto. A metà della stagione successiva viene esonerato, il periodo vuoto dura poco, perché passa all'Alanyaspor, che arriva 5°. Il percorso si chiude l'anno seguente con un esonero.

Nella scorsa primavera tante società hanno pensato a lui, compresa la Salernitana, ma il Nizza è quella che ha creduto più in Farioli che ora si ritrova al primo posto in Francia. Eppure aveva iniziato con tre pareggi. Poi tre vittorie, prestigiosissima quella in casa del PSG di Luis Enrique per 3-2, goduriosa quella contro il Monaco, battuto 1-0. Decisivo è stato il portiere Bulka, bistrattato per anni dal Paris, che ha parato due rigori, e con un allenatore che faceva il portiere non c'è da stupirsi.

Farioli durante Psg-Nizza, vinta 3-2 dai rossoneri.
Farioli durante Psg-Nizza, vinta 3-2 dai rossoneri.

Ma Farioli comunque fa il modesto: "Questa è una vittoria speciale perché è molto raro vedere una squadra vincere quando si concedono due rigori e li si para entrambi. Tutto il merito va a Marcin, Jarkko (Tuomisto, preparatore dei portieri, ndr) e a Kevin (Jeffries, il match analyst, ndr) per il loro lavoro. Sono sempre i piccoli dettagli che ci aiutano a fare la differenza. Le cose cominciano a girare a nostro favore perché nelle prime partite forse ci è mancata un po' di fortuna. Oggi abbiamo avuto un po' di fortuna, poi c'è la determinazione dei giocatori che in queste tre settimane hanno lavorato davvero tantissimo".

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