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Atalanta Champions League 2019-2020

Champions, dalla gioia all’incubo: l’Atalanta perde 4-0 con la Dinamo Zagabria

Nella prima partita del girone C di Champions League, la squadra di Gasperini è crollata sotto i colpi della Dinamo Zagabria del gioiellino Dani Olmo. Dopo le tre reti incassate nel primo tempo, la Dea ha incassato il quarto gol nella ripresa senza riuscire a reagire. Grande protagonista l’ex Spezia Orsic: autore di una tripletta. L’Atalanta tornerà in campo il prossimo primo ottobre, quando a San Siro affronterà lo Shahktar Donestk.
A cura di Alberto Pucci
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Gasperini e i suoi ragazzi avevano approcciato alla prima storica partita in Champions League con tranquillità. Forse troppa a giudicare dal brutto primo tempo che ha di fatto indirizzato la gara e regalato alla Dinamo Zagabria i primi tre punti nel girone. Lontana parente di quella entusiasmante dello scorso campionato, l'Atalanta è infatti affondata dopo i tre gol dei padroni di casa (arrivati tutti nei primi 45 minuti) e poi non è riuscita nella ripresa a trovare un guizzo vincente prima del quarto sigillo dei croati e dell'orgoglioso ma inutile assalto finale. La sconfitta è pesante, ora servirà dimenticarla in fretta e pensare al prossimo impegno: il prossimo primo ottobre, a San Siro, contro lo Shahktar Donestk.

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Dinamo travolgente

Gasperini lascia Muriel in panchina, e va all'attacco con Zapata supportato da Gomez e Ilicic. Dalla parte opposta i pericoli sono soprattutto Nikola Moro e Dani Olmo: stelline già osservate da vicino da molti club europei. La Dinamo parte all'arrembaggio e capitalizza il suo grande avvio con la rete al nono minuto di Leovac: bravo a bucare centralmente la retroguardia nerazzurra e a battere da zero metri Gollini. I problemi per l'Atalanta, scesa in campo un po' timida, nascono soprattutto dalle due corsie esterne: specialmente quella mancina dove Dani Olmo è imprendibile per i difensori di Gasperini.

L'ex canterano di Espanyol e Barcellona, è decisivo anche in occasione del raddoppio croato che arriva alla mezzora. Da un suo tocco parte infatti l'azione sulla sinistra che porta al cross per l'accorrente Orsic: destro piazzato e Gollini si trova a raccogliere ancora una volta il pallone in fondo alla rete. L'Atalanta, quella vera, è rimasta a Bergamo e la Dinamo ne approfitta anche pochi minuti prima dell'intervallo con il terzo gol di Orsic. I bergamaschi scendono negli spogliatoi con una traversa scheggiata da Ilicic in apertura e un destro di Gomez al 45esimo: troppo poco di fronte ad una Dinamo scatenata.

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Orsic castiga la Dea

Infuriato per un primo tempo davvero deludente, Gasperini comincia la ripresa con Malinovskiy e Pasalic al posto di Masiello e Freuler. L'approccio dei bergamaschi in apertura di secondo tempo è promettente. Gomez e compagni cominciano con un piglio diverso e con una buona azione che porta alla conclusione sul fondo di Pasalic. La Dinamo aspetta e punge ancora con Orsic: Gollini evita il clamoroso poker croato. Il quarto gol è però dietro l'angolo, ed è lo stesso attaccante ex Spezia a realizzarlo al 68esimo.

La Dea chiude con orgoglio e grinta. Livakovic nega il gol a Zapata con un intervento straordinario, mentre Gosens non trova la porta di poco con un colpo di testa. Gli ultimi dieci minuti si giocano a ritmi decisamente più bassi e con le squadre un po' lunghe, specialmente quella di Gasperini che è tutta in avanti a cercare almeno di segnare il primo gol europeo. Pasalic, Zapata e Gomez lo sfiorano nel finale, ma ormai è troppo tardi. Al triplice fischio finale scatta la festa dei tifosi dello stadio Maksimir. Per l'Atalanta c'è una sconfitta pesante da dimenticare in fretta: una batosta resa meno amara dagli applausi dei tremila arrivati da Bergamo.

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