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Castagne attacca Gasperini e spiega l’addio all’Atalanta: “Con lui nessun dialogo”

Timothy Castagne, in un’intervista al tabloid britannico The Guardian, ha spiegato i motivi della sua partenza dall’Atalanta e del suo trasferimento al Leicester. Il belga ha indicato in Gian Piero Gasperini l’uomo con più colpe nella sua partenza da Bergamo: “Lui non parlerebbe con nessuno. È molto bravo tatticamente, ha ottime idee, ma semplicemente non avevamo quel tipo di rapporto”.
A cura di Vito Lamorte
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Timothy Castagne ha già lasciato il segno nella sua prima partita con la maglia del Leicester e ha contribuito alla vittoria in casa del West Bromwich Albion. Il terzino belga è arrivato in Inghilterra in estate dall'Atalanta e alla prima di Premier League ha subito trovato il gol. Un esordio con i fiocchi che lo ha reso molto felice e ha contribuito la squadra di Brendan Rodgers di partire con il piede giusto. Il calciatore classe 1995, ha spiegato al tabloid The Guardian il motivo del suo trasferimento in Inghilterra: "La Premier League è sempre stata un sogno, ho sempre amato Thierry Henry, è stato il mio idolo da quando ero un ragazzino".

Castagne attacca Gasperini: Con lui nessun dialogo

L'ex calciatore dell'Atalanta ha attaccato in maniera decisa Gian Piero Gasperini e ha parlato del rapporto con il suo vecchio tecnico: “Volevo un allenatore con cui poter avere una relazione. Con Brendan Rodger possiamo parlare, può aiutarmi a lavorare sui miei punti deboli e cose del genere". Sempre in merito alla relazione con l'allenatore della Dea Castagne ha dichiarato: “Lui non parlerebbe con nessuno. È molto bravo tatticamente, ha ottime idee, ma semplicemente non avevamo quel tipo di rapporto. Dipende dal giocatore, c’è chi ce la fa anche senza, ma io sono uno di quelli che ha bisogno del dialogo. Dopo la partita mi chiedevo: ‘Come sono andato? Cosa ho fatto bene? ‘. Mi avrebbe aiutato per la fiducia, ma all’Atalanta questo aspetto non l’ho trovato”.

Castagne: Lockdown? Tapis roulant ogni giorno

Infine Timothy Castagne ha spiegato lui e i suoi compagni si sono preparati per il ritorno in campo durante il lockdown. Il calciatore belga ha svelato il segreto della Dea alla ripresa della Serie A dopo l'emergenza Coronavirus: “Abbiamo ricevuto un tapis roulant e dovevamo correre ogni giorno. Quindi dopo il lockdown eravamo più preparati delle altre squadre".

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