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Cassano: “La mia vita a Madrid: sfondarmi di cibo e uscire la notte. Di Stefano mi fissò impietrito”

Antonio Cassano ha raccontato un aneddoto riguardante la sua esperienza al Real Madrid da calciatore. In primis la sua presentazione: “Di Stefano mi fissò impietrito”.
A cura di Fabrizio Rinelli
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Antonio Cassano ha dato il suo addio al calcio nel 2018 prima ancora di iniziare l'esperienza al Verona. L'attaccante barese, considerato da sempre un talento del nostro calcio, è stato però rallentato da comportamenti e gesti controversi, divenuti noti come "cassanate" che hanno limitato la sua crescita. Tuttavia dopo l'esperienza alla Roma nel gennaio 2006 passa al Real Madrid pur avendo un'offerta sostanziosa dell'Inter sul piatto: "Moratti mi aveva offerto una montagna di soli e 4 anni e mezzo di contratto". Ma tuttavia preferì andare ai Galacticos che in quegli anni in rosa vantavano i calciatori migliori al mondo come Ronaldo il Fenomeno, Beckham, Zidane, Roberto Carlos, Guti, Casillas e tanti altri.

L'esperienza spagnola per si rivelò deludente per Cassano che in una stagione e mezza segnlò appena 4 reti in 29 incontri, pur vincendo il campionato nel 2007 da comprimario. Nel corso del suo racconto affidato sempre ai canali di Viva el Futbol, Cassano ricorda quell'esperienza fin dal principio: "Il giorno della presentazione Alfredo Di Stefano era di fronte a me e mi guardava impietrito". Cassano ha ricordato il famoso giubbotto col pelliccia che aveva fatto tanto discutere, sottolineando poi anche perché la sua avventura al Real fosse stata così negativa: "Mi sfondavo di cibo"

Cassano e la pelliccia nel giorno della presentazione al Real Madrid.
Cassano e la pelliccia nel giorno della presentazione al Real Madrid.

Cassano era stato acquistato dal Real Madrid per una cifra pari a 5 milioni di euro. Fin dal suo arrivo fu soprannominato el gordito "il grassottello" mentre il compagno di squadra Ronaldo, anch'egli in sovrappeso, era soprannominato el gordo "il grasso". Ma l'esperienza di Cassano, che poi fu sottoposto a una rigida dieta, iniziò subito in salita, sin dalla presentazione:

"C'erano 4-5000mila giornalisti – e ricorda la telefonata avuta con dirigenti e leggende del Real come Alfredo Di Stefano ed Emilio Butragueño prima del suo arrivo -. Mi raccomando, domani un bell'abito". Cassano risposte subito: "Emilio vai tranquillo, domani l'abito c'è già". Ma i piani di Cassano erano altri e infatti si presentò alla sua presentazione indossando un giubbotto con pelliccia che fece subito discutere: "Mi vergogno al solo pensiero". Ma oltre a provar vergogna Cassano racconta di non aver mai dimenticato uno sguardo in partricolare:

Cassano con la maglia del Real Madrid.
Cassano con la maglia del Real Madrid.

Il giorno della presentazione di Cassano al Real Madrid

"Emilio era di fronte a me con una valanga di giornalisti e mi guardava impietrito e secondo me ne stava dicendo di tutti i colori. ‘È un ca**one, un fuori di testa, chi ca**o ce l'ha fatto fare a prenderlo?'". Cassano dunque non inizia nel modo giusto la sua avventura in Spagna al Real Madrid e spiega quale sia stato l'altro aspetto negativo che l'ha penalizzato:

"L'ultimo giorno di Madrid da un lato ero contento perché non ce la facevo più – spiega -. La vita mia era mangiare, sfondarmi di di cibo, fare il ca**one dalla notte e non fare nulla, non fare il calciatore, perché se lì vai con l'idea di fare il calciatore rendi all'estrema potenza, però se vai lì a fare il ca**one te ne devi andar via". 

La carriera di Cassano dopo l'esperienza al Real Madrid

Tornato in Italia, Cassano accetta l'offerta della Sampdoria in prestito gratuito con diritto di riscatto fissato a 5,5 milioni di euro. I blucerchiati garantirono al giocatore uno stipendio da 1,2 mentre i restanti 3 milioni furono versati dal Real Madrid. Qui a Genova si è visto il vero Cassano capace di portare la squadra ai preliminari di Champions realizzando nella sua esperienza in Liguria complessivamente 42 assist e segnando 41 reti in 115 sfide.

Nella sua esperienza anche le parentesi in nazionale partecipando agli Europei 2004, 2008 e 2012 e ai Mondiali 2014. Dopo la Sampdoria poi Cassano vestirà le maglie di Milan e Inter, e ancora della Sampdoria prima di chiudere la carriera con la sua esperienza al Parma e quella mai iniziata al Verona.

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