Carlos Bilardo ancora non sa che Maradona è morto

Maradona è morto il 25 novembre scorso ma Carlos Salvador Bilardo non lo sa. E non deve saperlo. El narigon (il nasone) oggi ha 82 anni e le sue condizioni di salute sono molto delicate: una malattia neuro-degenerativa (la sindrome di Hakim-Adams) ne ha scandito la demenza senile, lasciandolo sospeso tra un limbo di ricordi e una realtà che fatica a riconoscere.

Per l'ex ct campione del mondo in Messico e a un passo dal trionfo anche in Italia il tempo s'è improvvisamente fermato e ora è come si trovasse in una dimensione parallela. Crede sia ancora vivo. Magari si immagina che un giorno D10s si presenti sull'uscio della stanza per salutarlo. Nessuno gli ha detto cosa è successo. Anzi, l'infermiera che lo ha in cura e lo assiste per tutto il giorno s'è premurata – su richiesta della famiglia – di staccargli il cavo della tv perché non apprendesse dai notiziari cosa era successo.

Suo fratello Jorge, preoccupato per la reazione emotiva e lo shock fortissimo, finora ha voluto proteggere Carlos lasciandolo nella mano de dios. A distanza di una settimana dal decesso che ha avuto una vasta eco in Argentina e nel mondo, Bilardo è ancora lì, seduto in poltrona, ignaro di tutto: del lutto, delle polemiche sull'assistenza medica, dell'inchiesta della magistratura, della battaglia sull'eredità, del patrimonio che non si capisce quali proporzioni abbia.

Nulla. Per lui Diego è ancora quel ragazzo che gli ha regalato le più grandi soddisfazioni della vita e fargli sapere adesso, che il fisico è fortemente provato dalla malattia, è un rischio. "Mio fratello – ha ammesso Jorge – era molto amico del padre di Claudia Villafañe e quando Diego si sposò lo aiutammo anche ad arredare casa".

Del resto per Bilardo Maradona era stato (anzi, è) quel figlio maschio che non ha mai avuto. A Carlos brillavano gli occhi quando parlava del Diez. Raccontava quel ragazzo venuto dal nulla come fosse sangue del suo sangue. Gli voleva bene davvero. Non solo perché da commissario tecnico molte delle sue fortune sono state legate al talento e alle magie dell'ex Pibe ma per il rapporto molto stretto che c'era al di là delle ‘cose di campo'. Nelle ‘cose della vita' ha provato a seguirlo fin quando ha potuto ma sarebbe stato difficile per chiunque stare appresso a chi ‘uomo normale' non è mai stato per sua stessa definizione. Nemmeno da morto.