Caressa non crede a quello che ha sentito sulla spinta di Lucumì su David: “Impazzisco”

La moviola di Bologna-Juventus accende il dibattito negli studi Sky. Un episodio in particolare ha lasciato interdetto il padrone di casa del Club, Fabio Caressa: il contatto tra Lucumì e Jonathan David in area rossoblù. L’arbitro Massa non ha concesso il rigore ai bianconeri e il VAR non è intervenuto, affidandosi alla valutazione di campo e non riscontrando i margini per un “chiaro ed evidente errore”. I dubbi del telecronista riguardano soprattutto la lettura tecnica fornita sulla situazione.
Fabio Caressa non si dà pace per la lettura dell'episodio Lucumì-David
Caressa, nello specifico, non riesce a comprendere come il rigore possa non essere assegnato in base alle modalità della spinta del difensore del Bologna, più che alla sua entità. Impossibile non collegare le sue parole all’analisi dell’esperto arbitrale Luca Marelli, che aveva confermato la bontà della scelta di Massa, sottolineando come la spinta “a una mano” indicasse un impatto non particolarmente forte.
Cosa ha sentito Caressa dopo Bologna-Juventus
In studio, il dibattito si è infiammato immediatamente: "Siamo arrivati al punto di capire da voi se devo abituarmi a guardare un altro calcio rispetto a quello a cui ero abituato. Perché vedo cose che non mi interessano, sento e vedo cose che non mi interessano. Sento parlare in arbitrese e continuo a vedere situazioni che non mi interessano. Siccome è stato detto che la spinta con una mano non è fallo, mentre la spinta con due mani sì… Ma io dico: quando è nata questa regola? L’avete mai vista scritta da qualche parte? C’è una certificazione ufficiale per aiutare gli arbitri? È una domanda seria".

Caressa poi entra ancora più nello specifico, spiegando il suo punto di vista: "Perché arbitrese cosa significa? Rocchi può dire agli arbitri: ‘Occhio, quando valutate: se sono due mani è quasi sempre spinta; se è una mano, valutate l’entità’. Ma non è che dica: ‘Con una mano non è mai fallo, con due è sempre fallo’. Dice solo di valutare l’impatto".
In studio poi gli danno man forte: "Ma io impazzisco, perché secondo me poi il caos deriva da questo. Il problema è che queste indicazioni interne, quando diventano pubbliche, vengono prese come regole nuove. Ma non esistono queste regole. Non c’è scritto da nessuna parte che con una mano non è rigore e con due sì. Se io sono sbilanciato e tu mi dai una spinta, anche piccola, e cado… mi hai dato una spinta".
Il verdetto sul calcio di rigore
Qual è dunque la conclusione per il Club? La spinta di Lucumì su David era da rigore sì o no? Nessun dubbio: "L’entità è importante, capire se questa entità incide davvero sull’azione. Ma non vale il discorso ‘una mano no, due mani sì’: non è vero. Perché io con due mani posso pure fare così (gesto lieve), e allora? L’entità resta minima. Secondo me, se il giocatore è davanti, sbilanciato e sta tirando in porta, perché deve andare per terra?".