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Calvarese nello spogliatoio dell’arbitro Abisso per conto della Roma: la Figc indaga

La Procura FIGC ha aperto un’inchiesta dopo che l’arbitro Abisso ha denunciato la presenza di Calvarese negli spogliatoi al termine di Roma-Genoa.
A cura di Vito Lamorte
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Non sembra esserci tregua nella guerra tra la Roma e gli arbitri in questa stagione. La Procura Federale ha aperto un procedimento, su segnalazione dell’AIA, nei confronti del club giallorosso a causa della presenza dell’ex arbitro Gianpaolo Calvarese nello spogliatoio dell’arbitro Rosario Abisso al termine della gara contro il Genoa dello scorso 5 febbraio 2022 terminata 0-0.

Si tratta della gara che si è chiusa tra le polemiche per il gol annullato al 90’ a Nicolò Zaniolo dopo l’intervento della VAR per un fallo di Abraham su Vazquez all'inizio dell'azione: il finale di partita fu piuttosto acceso e il direttore di gara mandò anzitempo negli spogliatoi l'autore della marcatura, poi tolta, per proteste. Tutta la situazione che si generò in quei momenti allo stadio Olimpico ha scatenato tensioni sia sul terreno di gioco che al rientro negli spogliatoi.

In base a quanto ha raccontato l’arbitro Rosario Abisso, quando la situazione si era placata nella sua stanza si è presentato l'ex direttore di gara Gianpaolo Calvarese, da poco ingaggiato come consulente sugli arbitraggi dalla Roma: l'ex fischietto era lì, secondo quanto riportato, per chiedere cosa avesse scritto sul referto a proposito del cartellino rosso estratto nei confronti di Zaniolo. L'episodio ha portato all’apertura immediata di un fascicolo da parte della Procura Arbitrale diretta da Rosario D’Onofrio.

Si tratta di una vicenda piuttosto intricata, visto che in seguito all'audizione del fischietto siciliano sono stati trasmessi gli atti alla Procura FIGC, che ha aperto un’inchiesta.

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In questo momento sono sotto la lente il ruolo di Calvarese, che è stato ingaggiato come consulente esterno e non può essere giudicato dalla Procura Arbitrale per una violazione del regolamento o del codice etico interno perché si è dimesso dall'AIA. Certamente, però, verranno chieste informazioni alla società giallorossa sulla presenza dell'ex arbitro in una zona riservata ai tesserati.

Cosa rischia la Roma? Se si dovesse arrivare al deferimento, il club dei Friedkin potrebbe cavarsela con un’ammenda e una squalifica dei dirigenti che avrebbero dovuto evitare che ciò accadesse: può entrare nella stanza degli arbitri solo l’addetto ufficiale del club, che per i giallorossi è Vito Scala; e poi c'è il dirigente accompagnatore della squadra ospitante, ovvero il team manager Valerio Cardini; che deve vigilare sugli spazi interni dello stadio e sulle persone che possono essere ammesse.

La guerra tra la Roma e i vertici arbitrali è sempre più aspra e non sembrano esserci segnali di distensione.

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