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Callum Robinson, attaccante del West Bromwich: “Ho preso il Covid due volte, ma non mi vaccino”

Callum Robinson, attaccante del West Bromwich e della nazionale irlandese, ha confessato di non volersi vaccinare malgrado abbia contratto il virus due volte: “È una scelta personale, nessuno ti deve obbligare”. Recenti studi hanno confermato che in Premier League due terzi dei giocatori non sono ancora vaccinati.
A cura di Alessio Pediglieri
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Positivo al Covid per ben due volte ma il vaccino non lo ha fatto e molto probabilmente non lo farà. La dichiarazione di Callum Robinson, calciatore professionista di Premier League e nazionale irlandese ha riaperto la discussione in Inghilterra sui tanti giocatori che ancora non si sono sottoposti nemmeno alla prima dose, scatenando polemiche. A poco sono valse le campagne di sensibilizzazione pubblica e quanto fatto dalla Federcalcio inglese in accordo con le istituzioni.

L'ex attaccante dell'Aston Villa e dello Sheffield United, oggi attaccante del West Bromwich e nazionale irlandese Callum Robinson ha contratto il virus per ben due volte e ha saltato diverse partite, ma dal ritiro dell'Irlanda – dove si è sottoposto ai controlli pre gara, risultando negativo – ha confermato di non aver pensato fino ad oggi a vaccinarsi. "No, non sono vaccinato. Mi dà fastidio aver preso il Covid due volte,  è fastidioso ma al momento non penso di vaccinarmi. Forse più avanti, si vedrà".

Callum Robinson ha saltato le partite in nazionale contro Galles e Finlandia lo scorso ottobre dopo essere stato a contatto con un positivo. È stato quindi escluso dagli incontri con Inghilterra, Galles e Bulgaria a novembre dopo aver contratto di nuovo il virus. Dopo averlo preso una seconda volta, ha saltato anche la trasferta in Portogallo e la partita contro l'Azerbaigian, il mese scorso prima di tornare disponibile per affrontare la Serbia.

Il ct dell'Irlanda, Stephen Kenny ha affermato di aver ripetutamente chiesto ai propri giocatori di vaccinarsi, ma sa perfettamente che molti potrebbero non aver ascoltato il suo appello: "Si potrebbe obbligare i convocati a farlo, ma sarebbe una presa di posizione molto forte e radicale. Non credo che la farei".

Dal canto suo, Robinson ha le idee chiare sulla propria decisione di attendere ancora, malgrado la malattia l'abbia già colpito due volte: "La prima volta non ho avuto grandi sintomi, la seconda volta invece è stato più difficile con la perdita dell'olfatto e del gusto. Ho avuto anche qualche dolore al petto e c'è voluto più tempo per riprendere la piena forma fisica e recuperare tutte le mie energie. Ci sono persone che vorrebbero che io mi vaccinassi, ma credo sia una scelta personale, ognuno è libero di scegliere cosa vuole fare. Non costringerei mai nessuno"

Il problema dei calciatori non vaccinati è molto sentito in Inghilterra dove la Premier League aveva attuato una campagna di sensibilizzazione senza però obbligare i tesserati a sottoporsi al trattamento. Alcuni dati recenti confermerebbero che attualmente due terzi dei calciatori non sono vaccinati e meno della metà dei club presenta oltre il 50% di tesserati con la seconda dose. Tra i calciatori che hanno contratto il virus e hanno fatto discutere sull'argomento, ci sono stati lo svizzero dell'Arsenal Granit Xhaka e il centrocampista francese del Chelsea, N'Golo Kanté.

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