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Kanté ha il Covid, non è vaccinato: “Ha deciso di correre il rischio e siamo preoccupati per lui”

Il tecnico del Chelsea, Thomas Tuchel, ha chiarito la situazione attorno a N’Golo Kantè, il francese positivo al Covid e che salterà la sfida Champions con la Juventus: “Siamo preoccupati per lui, non arrabbiati con lui. I giocatori sono adulti, scelgono e si assumono le loro responsabilità. Sarebbe bello che dessero l’esempio a tutti, ma io non sono nella posizione di giudicare o pretendere”
A cura di Alessio Pediglieri
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Per la partita di Champions League in programma mercoledì sera tra i campioni in carica del Chelsea e la Juventus, non ci sarà  N'Golo Kantè. Il giocatore francese è risultato positivo al Covid e per questo è stato immediatamente posto a isolamento cautelare, lontano dal gruppo squadra. A confermare la notizia è stato il tecnico dei Blues, Thomas Tuchel che così perde un elemento importante in vista del match a Torino all'Allianz Stadium.

"N'Golo non si è allenato perché è risultato positivo al Covid e adesso è in quarantena". Così ha aperto l'argomento Tuchel nella classica finestra del pre partita, per poi rispondere ad altre domande sull'argomento soprattutto riguardanti la situazione di giocatori vaccinati sia nel Chelsea in particolare, sia in generale in Premier League: "Potrei dire che è giusto che i giocatori diano il buon esempio a tutti e si debbano vaccinare, ma non posso imporlo – ha sottolineato subito Tuchel – Ognuno deve prendere questo tipo di decisioni da solo, si deve riflettere sulla situazione e prendersi carico dei rischi".

Siamo una società libera e un Paese libero. Siamo tutti adulti ed ognuno ha il diritto di prendere determinate decisioni. Non sono nella posizione di dare consigli o prendere una posizione sull'argomento parlando di altri. Io? Io sono vaccinato, l'ho già detto. Mi sono informato e ho fatto la mia scelta in modo consapevole

Un argomento ovviamente ancora molto caldo, e non solo in Inghilterra, e ogni volta che compare una positività di Covid, il tema vaccini ritorna prepotente per capire quale sia la reale situazione dei vari giocatori tra cui, non è un mistero, c'è anche una percentuale no-vax. Una problematica che sta presentandosi sempre meno rispetto al passato ma che non ha ancora smesso di tenere in scacco squadre e società: "Quando accadono queste situazioni, ti rendi conto che non è finita. Io non conosco quanti calciatori siano vaccinati e quanti no, dobbiamo solamente accettare che c'è chi non lo fa. Dopotutto siamo un riflesso della società"

Per Tuchel, comunque, non è e non deve diventare un problema. Per il tecnico del Chelsea la forzata assenza di Kantè nella sfida contro la Juventus è vissuta come fosse vittima di un normale infortunio fisico. Senza discriminazioni o polemiche: "Non è bello perdere giocatori ma non siamo assolutamente arrabbiati con il giocatore per essere risultato positivo al Covid. Siamo semplicemente preoccupati per le sue condizioni di salute e faremo di tutto per prenderci cura di lui così come di tutti gli altri infortunati".

Il calcio inglese e i vaccini, la situazione

In Inghilterra la percentuale dei calciatori vaccinati non è altissima. Un recente sondaggio ha evidenziato che nelle Leghe sottostanti la Premier circa un giocatore su tre non si è vaccinato e anche nel massimo campionato ci sono stati altri casi di calciatori positivi al Covid che si sono rifiutati di vaccinarsi, come il centrocampista svizzero dell'Arsenal, Xhaka. Le autorità calcistiche inglesi, pur avendo effettuato una campagna di sensibilizzazione verso tutti i giocatori perché risolvessero i loro dubbi sul vaccino, hanno deciso comunque di non imporne l'obbligo ai tesserati.

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