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Calhanoglu aspetta l’Italia ma stuzzica il Milan: “Loro in testa? A noi manca una partita”

Hakan Calhanoglu sarà per la prima volta capitano della Turchia nella sfida all’Italia di martedì sera. Ma il pensa già al rientro in campionato: “Subito la Juve, poi la testa della classifica”
A cura di Alessio Pediglieri
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Sarà il capitano della Turchia contro l'Italia nella partita della vergogna, quella che le due nazionali mai avrebbero voluto giocare. Hakan Calhanoglu ha raccolto il testimone di Yilmaz e ha così preso la parola alla vigilia della sfida di martedì sera che verrà solamente ai fini del Ranking FIFA e nulla più. Macedonia e Portogallo si sono presi i due posti al sole, per i turchi e gli Azzurri resta la penombra di chi verrà dimenticato da qui al prossimo dicembre, quando inizieranno i Mondiali in Qatar.

Tutto pronto per la sfida che non vale nulla e che molti avrebbero preferito non disputare: sia la Turchia sia l'Italia non hanno motivazioni e in campo scenderà l'orgoglio per evitare una brutta figura. Il resto, tutto il resto è stato gettato via da una parte a causa di un maldestro tiro dal dischetto, dall'atra per una fatale disattenzione al 92′. Stessa fine, stesso (mancato) entusiasmo. A tal punto che nella conferenza stampa della vigilia capitan Calhanoglu si dilunga anche su altri argomenti, come l'imminente ritorno in campionato co la maglia dell'Inter.

L'appello a onorare l'impego casalingo c'è tutto, nelle parole di chi deve trascinare il gruppo e l'ambiente verso l'appuntamento contro l'Italia: "Ho da sempre massimo rispetto per gli azzurri, l'Italia mi è sempre piaciuta perché riesce a dare grande qualità tattica alle proprie partite. Ha un buon sistema di gioco e calciatori di qualità. Peccato che entrambe le nazionali siano tristi per l'eliminazione" sottolinea il trequartista turco. "Sento la responsabilità da capitano ma tutti dovranno contribuire. Yilmaz? Abbiamo provato a sollevarlo ma nessuno può provare la sua tristezza".

Archiviato l'argomento Italia, si apre la parentesi campionato, con il pensiero al ritorno in nerazzurro dove lo aspetta un finale incandescente: subito la sfida alla Juventus a Torino e poi il testa a testa con il Milan capace di aver tolto il primo posto ai nerazzurri. "Loro sono in testa è vero, ma noi abbiamo ancora una partita da recuperare. Spero di ritornare primo attraverso le vittorie. Sono pronto a tornare a concentrarmi sul club e sul campionato: come rientriamo giochiamo subito contro la Juventus"

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