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Calciomercato Inter: Lazaro si alza e se ne va al Newcastle

Valentino Lazaro lascia l’Inter e la Serie A. Il calciatore austriaco, arrivato nell’estate scorsa, è stato ceduto al Newcastle che ha battuto la concorrenza del Lipsia. Secondo le ultime notizie di calciomercato la trattativa si è chiusa con la formula del prestito con diritto di riscatto: il club inglese verserà 1.5 milioni subito e qualora dovesse decidere di esercitare l’opzione lo farà pagando 23.5 milioni.
A cura di Maurizio De Santis
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Non c'è più spazio all'Inter per Valentino Lazaro. L'esterno destro austriaco, 23 anni, era stato prelevato dal club milanese nell'estate scorsa per 22.4 milioni di euro: un investimento importante che, complice anche problemi muscolari, non ha reso secondo le aspettative. Ecco perché, al netto delle scelte di mercato compiute dal club (gli acquisti di Ashely Young dal Manchester United e Victor Moses dal Chelsea), è finito nella lista degli addii e la sua cessione divenuta inevitabile. Tant'è che proprio nel giorno dell'annuncio ufficiale del terzino nigeriano (che Conte ha conosciuto ai tempi della sua esperienza in Blues) giunge la notizia della trattativa quasi conclusa con il Newcastle.

Lazaro al Newcastle, le cifre dell'operazione

La società inglese ha superato la concorrenza del Lipsia che pure aveva messo gli occhi su Lazaro. Affare in chiusura oppure ci sono ancora margini di trattativa? Secondo le ultime notizie di calciomercato rilanciate da Sky Sport la direzione che prenderà il giocatore sarà verso la Premier League. I "Megpies", infatti, hanno raggiunto l'accordo con l'Inter per l'ingaggio dell'austriaco. La formula prevista è prestito con diritto di riscatto: il Newcastle verserà 1.5 milioni subito e, qualora dovesse decidere di esercitare l'opzione lo farà pagando 23.5 milioni. Venerdì svolgerà le visite mediche.

Rendimento al di sotto delle attese, cessione inevitabile

Perché l'Inter si priva di Lazaro? Il calciatore ha mostrato di non rientrare nei piani tattici di Antonio Conte e basta dare un'occhiata allo score personale per comprendere le difficoltà d'inserimento: 11 le presenze in Serie A (di cui 3 da titolare) e tanta panchina fotografano quella continuità di rendimento sempre mancata finora. Spiccioli di match anche in Champions League (4 gare, 300 minuti complessivi) per un giocatore preso perché inizialmente ritenuto funzionale alle esigenze del tecnico.

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