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Calcio femminile sotto assedio ma le giocatrici si ribellano ad abusi, violenze e molestie sessuali

Il calcio femminile ha iniziato a denunciare senza paura tutte le vessazioni che ha dovuto subire in questi anni. Dal Venezuela all’Australia, casi di abuso, maltrattamenti psicologici e violenze sessuali sono stati resi pubblici dalle giocatrici contro allenatori e club. Una piaga che ha coinvolto anche diverse nazionali femminili.
A cura di Alessio Pediglieri
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Il calcio femminile si sta ribellando alle violenze e ai soprusi che ha subito fino a questo momento. In ogni parte del mondo si stanno moltiplicando le accuse e le denunce da parte delle giocatrici che avrebbero subito ogni tipo di vessazione, soprattutto a fini sessuali. In Australia, come negli Stati Uniti fino al Sud America dove un'intera Nazionale, quella venezuelana è stata messa sotto accusa denunciando l'oramai ex ct Kenneth Zseremeta, di origini panamensi ma che ha lavorato a lungo nella selezione femminile.

L'accusa più infamante è arrivata con un lunghissimo post pubblicato sui propri profili social da parte di  Deyna Castellanos, calciatrice nazionale venezuelana e dell'Atletico di Madrid. Una denuncia a proprio nome ma anche di tutte le altre giocatrici, in totale 23, della nazionale del Venezuela femminile che hanno incolpato Kenneth Zseremeta di aver ripetutamente abusato, anche nelle selezioni giovanili, numerose giocatrici, a partire dal 2008 fino al suo esonero avvenuto nel 2017.

Una delle nostre compagne ci ha rivelato di essere stata abusata sessualmente fino da quando aveva 14 anni, dall'allenatore Kenneth Zseremeta: è stata dura accettare questa notizia perché molte di noi si sono sentite in colpa per non essersi accorte di nulla, di una cosa così grave

L'ex selezionatore del Venezuela, insieme a colui che nel lungo scritto è stato definito senza mezzi termini il suo complice Williams Pino si è reso colpevole negli anni di abusi psicologici e fisici nei confronti delle calciatrici, soprattutto verso coloro che avevano dichiarato di aver aderito al movimento LGBT. Deyna Castellanos, anche a nome delle compagne, si è rivolta alla FIFA perché gli organismi mondiali del calcio si muovano perchè l'allenatore non possa più esercitare la professione e in particolar modo venga escluso dal mondo del calcio femminile.

Negli ultimi tempi la piaga degli abusi psicologici, fisici e sessuali nel mondo del calcio femminile ha coinvolto tutti i Paesi dagli USA all'Australia. Da Sidney è arrivata la denuncia di Lisa De Vanna, ex giocatrice che ha dichiarato di aver subito abusi sin da giovanissima all'interno della Nazionale Under 20 australiana. In America si è recentemente dimesso il presidente del Washington Spirit, dopo che nei giorni scorsi era stato licenziato l'allenatore Richie Burke, così come era accaduto anche per il tecnico Paul Riley del North Carolina Courage. Per entrambi la terribile accusa di molestie sessuali

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