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Calciatore curato per dipendenza da gas esilarante: nei controlli in casa hanno trovato di tutto

Il nome del giocatore di Premier League non è stato divulgato per privacy ma si sa che ha giocato nella nazionale Under 21 inglese. Cos’è il protossido d’azoto e perché quel gas esilarante è pericoloso.
A cura di Maurizio De Santis
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Inalava gas esilarante e in casa aveva abbastanza bombolette per stordirsi con quello che in gergo è conosciuto come crack hippy. Quando i servizi d'emergenza sono arrivati nell'appartamento del calciatore della Premier League – di cui non è stato reso noto il nome ma si sa che ha vestito la maglia della nazionale Under 21 inglese – si sono trovati di fronte a una scena preoccupante. I paramedici si sono presi subito cura di lui, per come era conciato.

C'erano ovunque involucri contenenti protossido d'azoto illegale, la sostanza che gli ha provocato dipendenza e aspirava utilizzando dei comunissimi palloncini colorati. Era in riabilitazione, stava provando a scacciare via quel demone che lo spingeva in tentazione. Ma non ce l'ha fatta.

Una telefonata fatta dai suoi familiari ha spezzato quel circolo vizioso nel quale era finito: temevano per la sua salute e avevano ragione. Le bombolette disseminate qua e là nella sua abitazione sono state la testimonianza diretta della sua terribile condizione psico-fisica. Le aveva a portata di mano, ripeteva ormai in maniera meccanica – schiavo del vizio – questi gesti che facevano parte della vita quotidiana e che hanno rischiato di mandare a monte (anche) la carriera di giocatore.

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Oltre alla sua identità – tenuta al riparo per motivi di privacy -, nulla è trapelato anche sul club per il quale è tesserato e che, venuto a conoscenza della situazione, non lo ha abbandonato. Anzi, gli ha fornito il supporto necessario per aiutarlo a smettere accompagnandolo nel programma di recupero. Ma, almeno finora, ogni tentativo s'è rivelato vano.

Il crack hippy produce uno sballo immediato e, nonostante la diffusa (erronea) convinzione che assumerlo non comporti particolari conseguenze, può essere molto pericoloso: comporta una serie di rischi tra cui infarto, ictus e danni al sistema nervoso.

In Inghilterra il possesso per inalazione è ritenuto un reato penale anche se appare difficile arrivare a una condanna a meno che non sia accertato lo spaccio. Del resto, acquistare gli involucri (anche di grandi dimensioni) è abbastanza semplice: lo si può fare online a patto che l'acquirente confermi di essere maggiorenne e di aver bisogno di quella sostanza per produzione alimentare.

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Il crack hippy o whippits è molto diffuso tra i giocatori della Premier League: una ‘debolezza' difficilmente riscontrabile con i test di routine per rilevare l'eventuale presenza di stupefacenti o prodotti simili come nelle urine. Ecco perché viene ritenuto da chi ne fa uso uno ‘sballo sicuro'.

Nel corso degli anni, sia pure solo per scherzo durante le feste, non sono mancati i casi di giocatori fotografati mentre succhiavano palloncini. Nel 2013 furono pizzicati Kyle Walker e Raheem Sterling. Pochi anni dopo destarono clamore le immagini dei Gunners di allora che assumevano quella sostanza nel precampionato (Pierre-Emerick Aubameyang, Matteo Guendouzi, Alexandre Lacazette e Mesut Ozil) o di Grealish (ancora all'Aston Villa). Più di recente è stato Dele Alli a finisce negli scatti pubblicati dai tabloid, circondato da bombole di gas e alcol.

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