Buffon racconta il blackout: “Ora che è passato qualche anno mi vergogno di quello che ho detto”

Era precisamente la notte dell'11 aprile 2018 quando la Juventus di Massimiliano Allegri stava per compiere una delle rimonte più clamorose del calcio in casa di un Real Madrid a dir poco Galattico con un Cristiano Ronaldo nel fiore della carriera. I bianconeri vinsero 3-1 ma non riuscirono a ribaltare lo 0-3 dell'andata sfiorando la qualificazione alla semifinale di Champions. Una notte diventata memorabile però anche per quello sfogo plateale di Gigi Buffon il quale si scagliò contro l'arbitro Oliver dopo il presunto fallo da rigore di Benatia su Lucas Vazquez.
Buffon fu espulso per proteste, Cristiano Ronaldo realizzò quel rigore decisivo con Szczesny in porta e lo stesso ex capitano della Juventus subito dopo in diretta nella classica intervista post partita pronunciò una frase rimasta celebre contro l'arbitro: "Uno così al posto del cuore ha un bidone d'immondizia“. Buffon ha presentato quest’oggi la sua biografia “Cadere, rialzarsi, cadere, rialzarsi” al Salone del Libro di Torino. Durante l’evento, l’ex portiere della Nazionale ha parlato proprio di quell'episodio: "Ora che è passato qualche anno mi vergogno di quello che ho detto".

Buffon racconta quel momento come solo un campione del suo calibro sa fare, ovvero in maniera ironica e anche divertita: "Uno dei punti più alti della mia carriera (ride ndr) – ha detto -. Adesso però sono trascorsi alcuni anni e mi vergogno di quello che ho detto. Avevo una certa età, rappresentavo qualcuno, ero il capitano. Le mie fortune o sfortune dipendevano solo da me. Però devo anche dire che se tornassi indietro ridirei tutto". Buffon dunque non rinnega quella frase, quel gesto e quella reazione ma forse alcune cose le avrebbe volute evitare.
Buffon racconta di essere ancora incredulo per quell'espulsione
"In quel momento, riuscire a far sbollire quell’amarezza, non era solo una partita persa, era qualcosa di speciale, una rimonta epica, in uno stadio epico, con un gruppo che aveva dimostrato un carattere e un’unione speciale, eravamo dei pazzi e dei sognatori – ha concluso l'ex portiere dell'Italia e della Juventus che ha poi concluso dicendo -. Il giorno prima della partita ci parlavamo e quello è stato il più grande dispiacere. Ad oggi io non so ancora perché sono stato espulso e quindi l’arrabbiatura alle interviste era anche per quello".