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“Bene i primi due anni, poi problemi”: la critica a Mourinho che preoccupa i tifosi della Roma

C’è grande entusiasmo a Roma per l’arrivo di José Mourinho e la presenza di tanti tifosi a Ciampino e a Trigoria il giorno del suo arrivo ne è la prova tangibile. Non tutti sono convinti, però, che lo Special One possa avere vita lunga sulla panchina giallorossa. L’ex Eriksson ha affermato: “Di solito fa bene nella sua prima e seconda stagione. Ovunque vada. È dopo che, a volte, iniziano a sorgere problemi”.
A cura di Vito Lamorte
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L'era di José Mourinho a Roma è cominciata poche ore fa e l'entusiasmo è palpabile in tutta la Capitale che tifa la squadra giallorossa. Il tecnico portoghese è già sbarcato in città e sembra molto entusiasta di cominciare il suo primo ritiro sulla panchina capitolina: lo Special One è stato accolto dall’entusiasmo del popolo giallorosso a Ciampino e al centro sportivo di Trigoria, dove ha salutato i tifosi dal balcone e ha mostrato loro la sciarpa della Magica infiammando ancora di più l'ambiente. Nella prima intervista Mou ha subito lanciato un messaggio alla società in ottica mercato, soffermandosi sulla voglia di avere una squadra all'altezza per essere competitivi fin da subito.

L'arrivo del lusitano nella Capitale ha spiazzato tutti e ha creato un grande dibattito sia nella tifoseria giallorossi che in tutto l'ambiente calcistico italiano, visto che Mourinho è un personaggio molto divisivo e fa parlare molto di sé. Non tutti sono convinti, però, che la sua esperienza possa risultare positiva e a parlare in questi termini è stato Sven-Goran Eriksson. L'ex allenatore di Lazio, Roma e Sampdoria, nel corso di un'intervista a Stats Perform ha detto la sua sull'ingaggio dello Special One da parte della famiglia Friedkin per guidare la squadra capitolina: "È stata una sorpresa per me. Non mi aspettavo che andasse alla Roma. Tuttavia, Mourinho di solito fa bene nella sua prima e seconda stagione. Ovunque vada. È dopo che, a volte, iniziano a sorgere problemi. Non so perché e non mi interessa approfondire più di tanto, ma sembra che questa sia la regola: primo anno, ottimo, l'anno successivo, buono, terzo anno, problemi. È chiaro che Mourinho, come allenatore, non può essere messo in discussione". 

Il tecnico svedese ha riconosciuto la statura e lo spessore dell'allenatore portoghese e ha svelato anche il loro rapporto quando lui era il commissario tecnico dell'Inghilterra e Mourinho allenava il Chelsea: "È un grande allenatore, lo conosco personalmente, lo conoscevo quando allenavo l'Inghilterra. Era molto facile lavorare con lui, perché era al Chelsea. e aveva molti giocatori che giocavano per l'Inghilterra, la nazionale ed era sempre disponibile, perfetto, non si è mai lamentato del fatto che prendessi i suoi giocatori".

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