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Bastoni racconta com’è il lavoro di Inzaghi all’Inter: “Ci ha tenuti un’ora sotto il diluvio”

L’Inter ha festeggiato la vittoria matematica dello Scudetto e Bastoni ha parlato del metodo Inzaghi, fondamentale per raggiungere l’impresa: “Non dà mai niente per scontato”
A cura di Ada Cotugno
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La vittoria della seconda stella dell'Inter passa da grande lavoro di Simone Inzaghi: da quando siede sulla panchina ha portato tanti trofei tra le mani dei nerazzurri, coronando l'avventura milanese con la vittoria del primo scudetto della sua carriera da allenatore. Un sogno che si è avverato nel giorno del derby contro il Milan, ma che è stato costruito partendo dalle fondamenta come ha rivelato Alessandro Bastoni che ha parlato di questa incredibile stagione.

Intervistato da Il Giornale il difensore ha ripercorso le gesta dell'Inter in questo campionato, ma si è soffermato soprattutto sul metodo Inzaghi. Nessun dettaglio è trascurato, a partire dagli allenamenti dove tutto è studiato meticolosamente. Il difensore ha raccontato una scena avvenuta ad Appiano Gentile qualche giorno fa: "L’altra mattina abbiamo passato un’ora sotto il diluvio per provare le palle inattive. Ecco, questa è un po’ la scena madre del nostro campionato. Preparare ogni dettaglio, studiarlo, provarlo. Non dare mai niente per scontato. Siamo riusciti a imparare tanto dagli errori che avevamo fatto negli anni passati. Non ripetere quegli errori è stata la nostra forza".

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All'inizio della stagione in pochi avrebbero immaginato di compiere l'impresa. L'Inter è stata travolta da una grande rivoluzione sul mercato che ha portato via mezza squadra e c'era tanto scetticismo sui nuovi arrivati anche all'interno della rosa. Tutti i i dubbi sono stati spazzati via in pochissimo tempo: "Erano andati via 12 compagni e noi avevamo paura di esserci indeboliti. Perché non conoscevamo chi sarebbe arrivato. E invece i nuovi, oltre ad avere molto talento, avevano una grande voglia di fare, di inserirsi nella squadra. Del talento eravamo sicuri. Dell’aspetto umano non sai. Beh, ora le posso dire che sono veramente dei ragazzi fantastici, sia in campo che fuori. Tutti. Si è creata una incredibile sintonia tra vecchi e nuovi".

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