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Ayrton Costa non può giocare il Mondiale per Club col Boca Juniors: è vittima del “travel ban”

Le politiche restrittive in materia d’immigrazione della nuova amministrazione Usa costringono il club argentino a lasciare il difensore a casa. Perché per gli Stati Uniti è un “indesiderato”.
A cura di Maurizio De Santis
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Ayrton Costa è la "vittima" del travel ban che l'amministrazione Trump ha calato come una scure sul flusso di persone che vuole entrare negli Stati Uniti. Divieti e restrizioni per il controllo dell'immigrazione hanno avuto effetti anche sul Mondiale per Club 2025 che scatta nel week-end: il Boca Juniors è partito lasciando a casa uno dei difensori titolari che non ha ricevuto il visto per recarsi negli Stati Uniti (è stata respinta due volte). Secondo la lista nera di prescrizioni è un indesiderato che non può mettere piede sul suolo americano.

Sospetti e precedenti, perché per gli Usa è indesiderato

Una situazione ingarbugliata che, almeno per adesso, non ha sbocchi tanto che club sudamericano ha viaggiato verso gli Usa senza Costa a cui gli Stati Uniti avevano negato l'ingresso già nel 2023 quando indossava la maglia dell'Independiente. Perché? Secondo la ricostruzione dei fatti dei media argentini ci sarebbero precedenti giudiziari ritenuti inaccettabili da parte degli States, eventi nei quali il calciatore sarebbe stato coinvolto suo malgrado. Pur non essendogli state riconosciute responsabilità dirette, il solo fatto che fosse in qualche modo citato/sfiorato s'è rivelato sufficiente perché il suo visto fosse bloccato.

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Cosa avrebbe fatto Costa? Quali sono queste situazioni scabrose che avrebbero pregiudicato il buon nome del giocatore? Una rapina in cui sarebbe stato indicato come amico dei colpevoli e un omicidio per violenza domestica in cui suo fratello è l'imputato principale e Costa è stato citato come teste. Nessuna delle due vicende ha avuto seguiti o riflessi giudiziari per il difensore ma a prescindere il servizio di immigrazione degli Stati Uniti non ha accettato la sua domanda d'ingresso. Nemmeno lo status di tesserato del Boca Juniors è stato sufficiente perché si chiudesse un occhio nei suoi confronti.

Cosa può fare il Boca per rimediare a questa situazione

Non ci sono vie di scampo, il centrale degli xeneizes è spalle al muro a meno che l'ambasciata argentina non trovi la giusta forma di mediazione per sbrogliare la matassa burocratica oppure che la Fifa intervenga rilasciandogli una sorta di permesso di lavoro temporaneo che copra il periodo di partecipazione al torneo iridato.

La sua assenza lascia l'allenatore Miguel Russo senza uno dei suoi titolari attesi per la partita contro il Benfica di lunedì, nella prima partita del Gruppo C. Il gruppo comprende anche il Bayern Monaco e l'Auckland City della Nuova Zelanda. Con Costa messo fuori causa dalla severità della burocrazia, dovrebbe partire titolare Marcos Rojo. Il difensore ha firmato con il Boca Juniors lo scorso gennaio, dopo una breve parentesi con il Royal Antwerp, in Belgio.

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