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Allenatore sospeso per razzismo: “Sono già neri, non è necessario dargli i numeri”

Bernard Casoni è stato sospeso dal club francese dell’Orleans in seguito alle sue orribili dichiarazioni razziste: “Io ho aiutato i giocatori nordafricani! E questi non sono più stupidi dei nordafricani eh…”.
A cura di Paolo Fiorenza
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Bernard Casoni, 62enne allenatore francese attualmente alla guida dell'Orleans, è nella bufera per dichiarazioni dai toni razzisti davvero orrende, che non potevano che portare all'unica conseguenza possibile in una società civile: la sospensione da parte del suo club, che milita nel Championnat National, la terza divisione del calcio francese. La denuncia che ha portato al provvedimento di sospensione è arrivata dagli stessi calciatori della squadra della Loira, dopo che già in una conferenza stampa Casoni aveva pronunciato una frase razzista.

Il tecnico è stato un ex difensore che a cavallo degli anni '80 e '90 ha avuto una carriera di buon livello, legando il suo nome soprattutto a quello del Marsiglia, con cui ha vinto un paio di campionati francesi e la Champions League del 1993 battendo in finale il Milan. Adesso la sua carriera da allenatore rischia di fare una brutta fine, in conseguenza delle sue scellerate dichiarazioni.

Bernard Casoni è da quest'anno alla guida dell'Orleans
Bernard Casoni è da quest'anno alla guida dell'Orleans

Casoni aveva affermato in conferenza lo scorso settembre: "Il mio ruolo è aiutare i giocatori a risolvere i problemi. L'ho fatto in tutti i club in cui sono stato, l'ho fatto con i nordafricani! E questi non sono più stupidi dei nordafricani eh…".

Parole agghiaccianti, cui hanno fatto seguito le denunce dei suoi calciatori all'Orleans. Uno di loro ha raccontato a ‘France Bleu' che "stavamo facendo un esercizio in cui due squadre si sfidano cinque contro cinque. La mia squadra era composta interamente da giocatori di colore. A quel punto l'allenatore dice ‘non è necessario dargli i numeri, sono già neri', presumibilmente in tono umoristico. Sono rimasto sorpreso".

Casoni si è difeso dalle accuse, sostenendo che "la mia frase sui nordafricani in conferenza stampa era per dire ai miei giocatori che sono intelligenti quanto loro. Ho lavorato lì per sei anni, pensate che io sia razzista?".

Il tecnico ha poi dato la sua versione sulla richiesta che avrebbe fatto di "sbiancare la rosa" dell'Orleans: "Non ho mai chiesto di sbiancare la rosa, voglio semplicemente che ci sia equilibrio. Una comunità non dovrebbe essere sovrarappresentata".

Casoni è stato sospeso dall'Orleans ed è anche indagato dalla locale Procura
Casoni è stato sospeso dall'Orleans ed è anche indagato dalla locale Procura

Ieri è arrivata la nota ufficiale del club francese, che ha sospeso il proprio allenatore per queste prese di posizione esecrabili: "L'US Orleans ha preso la decisione di sospendere Bernard Casoni dall'incarico di allenatore della prima squadra finché durerà l'indagine interna". Peraltro la squadra è in caduta libera nel Championnat National, penultima in classifica dopo le prime 8 giornate. Insomma, oltre a parlare male perchè probabilmente pensa male, il 62enne allena anche male, come dimostra anche il suo scarso curriculum in panchina.

I guai peraltro potrebbero non finire qua per Casoni: la Procura di Orleans ha avviato un’indagine preliminare per provocazione all’odio o alla discriminazione razziale e per insulti pubblici di carattere razzista.

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