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Allegri torna alla Juventus? Lo scenario in caso di esonero di Sarri

La figura di Massimiliano Allegri fa di nuovo ombra su Maurizio Sarri, finito nel mirino dopo la sconfitta contro il Verona (la seconda in tre partite). L’ipotesi più probabile al momento è che tutto resti com’è. Nella peggiore della ipotesi, la Juve ha già la soluzione in casa: il tecnico livornese è sotto contratto fino a giugno, richiamarlo allargherebbe lo scenario a nuovi orizzonti, compresa la possibilità di scrivere un nuovo accordo per il futuro.
A cura di Maurizio De Santis
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Maurizio Sarri non corre il rischio di essere esonerato. È impensabile che a questo punto della stagione la Juventus prenda una decisione così drastica nonostante le turbolenze dell'ambiente. #SarriOut è l'hashtag che ha infiammato la community dei tifosi bianconeri, inviperiti per la sconfitta di Verona (la seconda in 3 partite) e in aperta contestazione nei confronti dell'allenatore che a Torino – almeno finora – non è stato in grado di dare alla squadra quel bel gioco tanto decantato dopo l'esperienza di Napoli. Ad alimentare insoddisfazione c'è anche la situazione di classifica per l'aggancio in vetta subito dall'Inter e la Lazio arrivata a -1. Ce n'è abbastanza perché la figura di Massimiliano Allegri torni a fare ombra sul tecnico toscano.

Il calendario degli impegni non concede soste. Giovedì prossimo (13 febbraio a San Siro) c'è l'andata della semifinale di Coppa Italia (ritorno il 4 marzo all'Allianz Stadium), in campionato Brescia (16 febbraio) e Spal (22 febbraio) faranno da intermezzo rispetto alla trasferta di Champions League a Lione (andata, 26 febbraio) e allo scontro diretto con l'Inter (1 marzo). Impegni che, nel bene e nel male, possono condizionare la stagione, gli obiettivi e forse anche la permanenza di Sarri a Torino. In un mese si gioca tutto al netto del contratto fino al 2022 (stipendio da 6 milioni netti più bonus).

Lo scenario più probabile al momento è che tutto resti com'è. Nella peggiore della ipotesi, la Juventus ha già la soluzione in casa: Massimiliano Allegri, esonerato a maggio scorso, è ancora vincolato da un contratto fino a giugno per effetto del quale percepisce un ingaggio da 7.5 milioni di euro. Un licenziamento che ha costretto il club – come si apprende dalla relazione finanziaria annuale al 30 giugno 2019 – a effettuare accantonamenti per l’importo complessivo di 16.05 milioni di euro. Richiamare l'ex allenatore non costituirebbe un aggravio per le casse ma, anche in questo caso, allargherebbe lo scenario a nuovi orizzonti, compresa la possibilità di scrivere un nuovo accordo per il futuro con il tecnico livornese.

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