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Allegri ritrova la Juve e cancella la crisi: “Abbiamo pagato la fuga dell’Inter”

Battendo la Fiorentina, la Juventus si rilancia e mette quasi totalmente al sicuro il terzo posto. Allegri ha spiegato le differenze tra la Juve del primo e del secondo tempo.
A cura di Alessio Morra
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La Juventus ritrova il successo e blinda il terzo posto. Certo servono ancora punti per la matematica qualificazione in Champions League, ma i tempi bui sono ampiamente alle spalle. Allegri ha 62 punti, dietro di 4 lunghezze poi Bologna e Atalanta, e ha mostrato tutta la sua soddisfazione al netto di un secondo tempo deludente: "La Fiorentina nel secondo tempo ha alzato il ritmo, loro sono un'ottima squadra, hanno giocatori tecnici e per questo abbiamo rischiato. Ma se si gioca con questo spirito e questa voglia si possono ottenere grandi risultati".

Ma nonostante la gioia per il successo, un allenatore scafato come Allegri sa benissimo che la strada è ancora lunga: "Mancano ancora tanti punti. Il cammino è ancora lungo. Ci tenevamo a vincere in casa, dobbiamo continuare così e pensiamo a conquistare i punti che ci servono per la Champions, e c'è una finale da raggiungere. Abbiamo un obiettivo da raggiungere e vogliamo riuscirci". 

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Il primo tempo di Juve-Fiorentina è stato di rara bellezza per la squadra di Allegri, che ha commentato così la seconda frazione: "Perché abbiamo faticato nella ripresa? Dipende da tante cose, non vincevamo da settimane, e contava. Nel primo tempo non abbiamo rischiato niente e fatto gol, uno ci è stato annullato per pochi centimetri. Nella ripresa non abbiamo giocato allo stesso modo rischiano qualcosa di troppo".

Incalzato, nell'intervista a DAZN, sulla differenza tra il primo secondo tempo dei bianconeri piccato ha detto: "Nel calcio scendono in campo due squadre con due maglie diverse: noi i bianconeri, loro viola. Il calcio è un gioco semplice. Noi vorremmo giocare in un certo modo e fare trenta tiri in porta a partita, ma non è possibile nemmeno nel mondo dei sogni. Durare 90 minuti così e giocare in questo modo è pressoché impossibile per chiunque. Dobbiamo giocare bene, meglio, dobbiamo non far tirare in porta gli avversari".

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Infine ha reso merito alla sua squadra e si è rammaricato per le ultime complicate settimane: "Stiamo facendo un buon campionato, spiace per il blackout che abbiamo avuto. Contro la Fiorentina è un passaggio importante, non abbiamo subito gol per la seconda partita di seguito ed abbiamo vinto. Ai ragazzi non possiamo dire nulla", e ha risposto alla domanda più difficile del mondo del calcio: "Quanto incide l'allenatore? Non lo so, non so quanto incide l'allenatore né la società. Abbiamo 62 punti e sono quelli che ci meritiamo. La Juventus sta facendo un percorso, ci sono tanti giovani che stanno giocando. Questa è una cosa basilare. Abbiamo passato un brutto periodo, abbiamo sentito un contraccolpo, perché ci siamo allontanati dall'Inter. Ne abbiamo fatti molti prima e meno dopo. I ragazzi hanno vinto le ultime due partite e dobbiamo continuare così".

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