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Allegri in fondo ci credeva: “Contro l’Inter abbiamo visto sfumare lo scudetto”

Nel post gara di Cagliari, Allegri è tornato sulla sconfitta contro l’Inter: “Perso uno scontro diretto, la prestazione resta ma preferisco le critiche e vincere”
A cura di Alessio Pediglieri
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Max Allegri si è sempre divertito a fare i pronostici agli altri. Da quando è di rincorsa, ovvero da inizio di stagione per una partenza negativa che ha penalizzato la sua Juventus rispetto alle avversarie, ha sempre voluto allontanare il pensiero dello scudetto dai suoi ragazzi, anche nel momento massimo della rimonta alle prime. Il tecnico bianconero ha elogiato il Milan, il Napoli, soprattutto l'Inter tenendo sempre lontano dai sogni di gloria la sua Juventus. Eppure, dopo la vittoria di Cagliari che ha ridato sorriso e fiducie, Allegri ha ammesso che in quella sfida ai nerazzurri, persa con un rigore contestatissimo, ci credeva veramente per rientrare di prepotenza nella sfida tricolore.

Alle fine, dunque, ha ceduto Allegri. Al di là delle battute di rito, delle frasi di circostanza, dei giochi psicologici nello scaricare tutte le pressioni altrove, il tecnico della Juventus lo ha ammesso subito dopo i tre punti di Cagliari in un match in cui i bianconeri avevano anche rischiato di crollare sotto il colpo a freddo di Joao Pedro. "Ci poteva essere un crollo psicologico e invece ho visto che i ragazzi hanno giocato bene e gestito bene le situazioni. Dopo l'Inter abbiamo visto sfumare lo scudetto".

Una ammissione che svela il lecito tentativo e la giusta speranza che la Juventus fino alla sfida ai nerazzurri aveva cullato: 17 risultati utili consecutivi che l'avevano proiettata a ridosso della sfida che vale una stagione. Poi, la sconfitta infarcita di critiche e polemiche che potevano minare l'autostima del gruppo: "Preferisco quando mi criticano e gioco male e vinco di quando mi elogiano ma non si vince " ha sottolineato a DAZN nel post Cagliari ricordando che contro l'Inter la Juventus aveva giocato forse la migliore gara della stagione. "Alla fine ciò che porta i punti non sono gli elogi ma le vittorie e bisogna vincere".

Sulla gara, Allegri non ha nulla da eccepire con una squadra di lotta e governo, capace di riemergere e strappare un successo non facile. merito di Vlahovic che però riceve anche qualche critica da parte del tecnico: "E' caparbio, molto, sull'allungo in verticale è forte ma deve migliorare su alcuni aspetti e ci stiamo lavorando. Sui controlli, sui movimenti, giocare di più per la squadra. Ricordo però che ha 22 anni, è un anno e mezzo che gioca titolare, le pressioni alla Juventus sono tante e sempre presenti. Però se vuole fare una buona carriera certe cose te le devi lasciare dietro e crescere"

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