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Allegri annuncia il nuovo ruolo di Cristiano Ronaldo nella Juve: “Un uomo di 36 anni”

Il messaggio di Allegri a Cristiano Ronaldo è molto semplice: si adegui alle gerarchie che ha in mente e, in buona parte, ha chiarito in conferenza. Responsabilità. Di esempio per i giovani. Pronto a fare un passo indietro quando gli verrà chiesto. E questo il perimetro che il neo allenatore ha tracciato per CR7. Dimensionare cinque Palloni d’Oro, ora Max può anche permetterselo. Ha i poteri per farlo.
A cura di Maurizio De Santis
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Responsabilità. Di esempio per i giovani. Pronto a fare un passo indietro quando gli verrà chiesto. Massimiliano Allegri traccia il perimetro del ruolo di Cristiano Ronaldo nella Juve che si affidata di nuovo al tecnico livornese dopo il biennio che, con Pirlo dopo Sarri, ha rischiato di chiudersi in maniera disastrosa per il rischio della mancata qualificazione in Champions. La prima conferenza dell'incarico bis in bianconero è un manifesto del pragmatismo che il neo allenatore adotterà nella gestione del gruppo per la conquista degli obiettivi in agenda. E se qualcuno (Adani docet) ipotizzava che dopo due anni d'inattività l'ex, oggi deus ex machina, tornasse con idee di calcio aggiornate a smentirlo sono stati propri i concetti espressi nel giorno della presentazione.

Uno su tutti ed è l'apoteosi del risultatismo che fa accapponare la pelle ai giochisti: "Conta solo vincere", ha ribadito Allegri. Non importa come e se non piaci abbastanza, né farlo con un vantaggio ampio. "L'importante è arrivare in fondo con quel punticino che serve per vincere lo scudetto": è la teoria del corto muso che conferma il pensiero di Max, oggetto dell'aspro dibattito in diretta tv su Sky con l'opionionista ed ex calciatore, oggi protagonista sulla Bobo TV con Vieri, Cassano e Ventola. Ultimo dettaglio chiave e pietra angolare della sua visione di calcio richiama un vecchio adagio: l'attacco fa vendere biglietti ma i campionati si vincono in difesa ("anche quest'anno è stato così", dice riferendosi all'Inter).

Come si colloca CR7 in questo quadro e quale sarà il ruolo che gli verrà cucito addosso? Lo indosserà e gli calzerà bene oppure lo riterrà stretto e non alla moda rispetto alle sue preferenze? Il portoghese ha 36 anni, ancora un anno di contratto e le voci sul suo futuro non sono mai taciute abbastanza. La realtà che un'offerta migliore alla Juve non è mai arrivata e lui stesso, a giudicare anche dalle scelte di Manchester United e Paris Saint-Germain, proposte allettanti non ne ha avute. In buona sostanza, gli conviene restare a Torino e svincolarsi a parametro zero guadagnando ancora per una stagione uno stipendio da 31 milioni netti che nessuno in questo momento può garantire, considerata la mole dell'investimento da mettere in cantiere.

Il messaggio di Allegri a Cristiano Ronaldo è molto semplice: si adegui alle gerarchie che ha in mente e, in buona parte, ha chiarito in conferenza. Anzitutto, aiuti i giovani in squadra a crescere e rientri nelle turnazioni: "è sacrosanto che salti delle partite e che sia sostituito senza far scoppiare un caso ogni volta. L'esempio per Ronaldo non è solo fare 30 gol, ma anche capire che a volte è meglio fare un passo indietro". E per questo da lui si aspetta che si comporti da uomo di 36 anni, da grandissimo campione, giocatore "straordinario e intelligente" mostrando grande senso di responsabilità.

Il vice capitano sarà Dybala, adesso promosso ma spesso sacrificato e rimasto nell'ombra proprio per lasciare spazio all'ex Real. Lo stesso Allegri qualche anno fa disegnò per Manduzkic una posizione inedita per dare equilibrio alla squadra e sostenere la preponderanza e l'atteggiamento famelico di CR7 in zona offensiva. A cominciare dalle punizione che "adesso verranno assegnate" e non è detto le debba battere per forza lui. "Ronaldo calcia le punizioni di destro, Paulo di sinistro. Se Verra un destro bravo… vedremo". Dimensionare cinque Palloni d'Oro, ora Max può anche permetterselo. Ha i poteri per farlo.

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