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Le notizie che ha dato Allegri nella prima conferenza alla Juve: da Cristiano Ronaldo a Dybala

Massimiliano Allegri si è presentato alla Juventus nel giorno della sua prima conferenza stampa da allenatore dei bianconeri dopo il suo addio nell’estate 2019. Il tecnico livornese ha parlato molto del progetto Juve, di Cristiano Ronaldo e del rifiuto al Real ma soprattutto delle grande responsabilità da leader affidata nelle mani e nei piedi di Paulo Dybala.
A cura di Fabrizio Rinelli
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Massimiliano Allegri si è presentato oggi ufficialmente alla Juventus con la conferenza stampa che ha dato il via alla stagione 2021/2022 dei bianconeri. A due anni dal ritorno sulla panchina della Vecchia Signora dopo il divorzio dell'estate 2019, il tecnico livornese è tornato alla guida della squadra che aveva lasciato da campione d'Italia in carica. Tanti gli argomenti trattati durante la presentazione di Allegri che ha subito voluto ribadire il concetto di squadra basato sulla forza di un gruppo forte e un mix di giovani ed esperti che rende questa Juventus "divertente da allenare".

Sono state però tre gli aspetti che hanno caratterizzato maggiormente la prima conferenza stampa di Allegri da nuovo allenatore della Juventus: Cristiano Ronaldo, Dybala e il Real Madrid. Sul portoghese, che a questo punto onorerà il suo ultimo anno di contratto in bianconero, il tecnico livornese ha avuto pochi dubbi: "Mi aspetto da lui cose anche sul piano delle responsabilità". Ma è soprattutto sull'argentino che si è soffermato Allegri: "L'ho lasciato giovane e l'ho ritrovato uomo". Un attestato di stima importante: "Dopo Chiellini è lui il capitano della Juventus".

Il ruolo centrare di Dybala nella nuova Juve e la scelta d'amore anti-Real

Allegri ha parlato soprattutto dell'approccio mentale a questa stagione. Ritrova una squadra dopo due anni in cui sono stati cambiati due allenatori. Prima Sarri e dopo Pirlo e poi il suo ritorno dall'addio nell'estate del 2019. Il livornese ha fatto subito capire che sarà fondamentale sotto tutti i punti di vista un giocatore come Cristiano Ronaldo. Il portoghese nell'ultimo anno di contratto dovrà essere un professionista a 360°: "Ieri abbiamo parlato e sono contento di ritrovarlo – ha detto – Da lui però mi aspetto anche molto sul piano delle responsabilità".

L'allenatore della Juventus ha però voluto soprattutto ribadire come punterà molto su Paulo Dybala. "Quest'anno ha la possibilità di riscattare l'ultima stagione – ha sottolineato – Ho avuto un'ottima percezione. Da lui pretendo molto". Dybala giocherà e tanto. Allegri l'ha fatto capire a più riprese ed è proprio questa la noia importante della sua conferenza stampa. "È un valore aggiunto e dopo Chiellini è il capitano della Juve come presenze – prosegue l'allenatore – Mi ha mostrato grande entusiasmo così come tutta la squadra: l'ho trovato molto motivato sotto tutti i punti di vista, sia mentale che fisico".

Nella parte finale della conferenza stampa, c'è stato anche il tempo per parlare del suo approdo alla Juve e del misterioso pressing del Real Madrid: "Devo ringraziare il Real e il presidente per l'opportunità che mi avevano dato – ha detto Allegri confermando di essere stato a un passo dai Blancos – Ma dopo le mie riflessioni ho scelto la Juve. Un gesto d'amore anche perché credo molto nella squadra e bisogna vincere dato che è la cosa più importante".

La nuova Juventus di Allegri: il ruolo dei centrocampisti

Sulla nuova Juventus non ci sono state grosse indicazioni da parte di Allegri, almeno dal punto di vista tattico, ma sull'impostazione di gioco il concetto è chiaro. Oltre agli attaccanti, dovranno fare gol anche i centrocampisti. Un elemento da non sottovalutare dato che lo scorso anno sono venute a mancare proprio le reti dei giocatori in mediana: "Rabiot è un giocatore importante. Deve segnare – ha spiegato Allegri – McKennie è uno che ha l'istinto della rete".

Ovvio il riferimento anche ai giocatori offensivi: "Ci sono tanti giocatori con tanti gol nelle gambe, Chiesa, Morata, Kulusevski, oltre e a Dybala e CR7 – ha spiegato Allegri ribadendo la sua idea – Dico sempre che servono 75 gol a fine campionato. Le punte ne fanno in media sui 45. Sotto questo aspetto vanno trovati gli altri gol, e questa squadra ha potenzialità". Pochi dubbi su chi dovrà calciare invece le punizioni: "Ronaldo calcia benissimo da lontano, Dybala da vicino. Uno è destro e l'altro mancino. Vedremo". 

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