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Acerbi ha rischiato la finale di Champions League per un pestone a Tonali: lo tradisce una smorfia

Acerbi dà un pestone a Tonali ma chiede scusa subito e l’arbitro non lo sanziona: ha rischiato di non giocare la finale di Champions League.
A cura di Vito Lamorte
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LInter ha conquistato il pass per la finale di Champions League grazie alle due vittorie nell'Euroderby con il Milan e così torna a disputare l'ultimo atto della massima competizione europea dopo 13 anni. Un traguardo impensabile fino a qualche settimana fa, quando i nerazzurri sembravano in difficoltà e mostravano la loro fragilità al primo scossone subito durante le partite.

Adesso la squadra di Simone Inzaghi sembra avere più coscienza della propria forza e pare aver ritrovato una solidità che probabilmente mancava da qualche mese. Dopo le proteste nerazzurre per il pugno di Krunic a Bastoni nella sfida d'andata, in quella di ritorno non ci sono stati molti episodi su cui discutere dal punto di vista arbitrale.

L'unico sul quale i rossoneri si sono fatti sentire si è verificato all'inizio del secondo tempo e ha visto protagonisti Sandro Tonali e Francesco Acerbi. 

Al minuto 52, con la palla lontana il difensore dell'Inter ha colpito volontariamente il numero 8 del Milan con un pestone: Acerbi non è stato sanzionato perché dopo il gesto ha subito chiesto scusa e il centrocampista rossonero, dopo qualche secondo a terra dolorante, ha ripreso a correre senza troppe difficoltà.

Il tutto si è verificato in occasione di una punizione e Acerbi, probabilmente, voleva guadagnare tempo e spazio sul suo marcatore: sono diversi gli stratagemmi che i calciatori provano per avere un vantaggio sull'avversario e vengono utilizzati in ogni situazione di palla da fermo, non ci sono regole che stabiliscono quando e come usarle.

C'è chi riesce a non farsi vedere, anche con la complicità dell'avversario che resta in piedi e lotta per avere la meglio fisicamente, e chi come Acerbi ha dovuto subito correre ai ripari chiedendo scusa per evitare sanzioni disciplinari. A tradirlo c'è una smorfia che lascia trasparire l'intenzionalità del suo gesto.

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Il calciatore nerazzurro ha rischiato di non disputare la finale di Champions per questo suo gesto poco sportivo ma il suo comportamento subito dopo ha evitato un provvedimento da parte del direttore di gara.

Tonali non ha fatto nulla per rimanere in piedi e, probabilmente, cercava l'ammonizione del suo avversario per poterlo mettere in difficoltà nei minuti che mancavano per la fine della partita: non è andata così e l'arbitro Turpin, dopo essersi sincerato delle condizioni fisiche del milanista, ha fatto proseguire il gioco senza dare troppo peso all'accaduto.

Acerbi e Tonali a fine partita si sono abbracciati e poi ognuno è andato per la sua strada. Sono cose di campo, e lì rimangono.

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