Chi sarà il CT dell’Italbasket dopo le dimissioni di Pozzecco: i candidati e le suggestioni

Gianmarco Pozzecco ha salutato l’Italbasket. Dopo tre anni di alti, bassi, emozioni e qualche delusione, il “Poz” ha deciso di farsi da parte in seguito all'eliminazione agli ottavi di finale degli Europei contro la Slovenia. E così, improvvisamente, la panchina azzurra si ritrova vuota. Una poltrona pesante, perché non si tratta solo di scegliere un allenatore: si tratta di indicare la rotta per il futuro del basket italiano.
Chi arriverà dopo di lui dovrà raccogliere un’eredità particolare. Pozzecco non è stato un CT qualunque: con il suo carisma, i suoi abbracci e le sue uscite sopra le righe, ha trasformato la nazionale in uno spettacolo emotivo, nel bene e nel male. Servirà quindi un profilo capace non solo di disegnare schemi, ma di guidare un gruppo che negli ultimi anni si è abituato a vivere di energia e appartenenza.

Italbasket, i i candidati e le suggestioni per il dopo-Pozzecco
Il primo nome che rimbalza è quello di Luca Banchi, protagonista del miracolo Lettonia al Mondiale 2023 ma reduce da un Europeo deludente sempre con la selezione lettone. Tecnico raffinato, giramondo, apprezzato a livello internazionale. Sembra il candidato ideale e avrebbe già incontrato Gigi Datome, coordinatore delle attività del Settore Squadre Nazionali maschili.
Poi c’è Sasha Đorđević, volto notissimo della nostra pallacanestro, già vincente da giocatore e poi da allenatore in Italia e all’estero. Un serbo che parla italiano da sempre, che conosce bene il nostro movimento e che potrebbe rappresentare un mix perfetto tra esperienza e autorevolezza.

Ma il fascino delle suggestioni non manca. Una porta spalancata conduce a Peppe Poeta, ex playmaker amato da tutti e oggi giovane allenatore in rampa di lancio dopo la fantastica stagione alla guida della Germani Brescia. Pozzecco stesso ha speso parole al miele per lui: "È l’uomo giusto, perché sa unire il sorriso al gioco". Un altro nome da tenere in considerazione è quello di Andrea Trinchieri, che ha lasciato lo Zalgiris Kaunas dopo aver vinto il campionato lituano e in estate ha scelto di non trasferirsi a Dubai.
Italbasket, una scelta che pesa dopo l'addio di Poz: gli altri scenari
Nell’elenco ci sono anche Edoardo Casalone e Paolo Galbiati, due tecnici italiani della nuova generazione, stimati per competenze e passione. Più lontano, ma sempre affascinante, il nome di Sergio Scariolo: CT della Spagna, maestro riconosciuto a livello mondiale, che però potrebbe presto aprire un nuovo capitolo della sua carriera ma che inizierà a breve un nuovo capitolo col Real Madrid. Un sogno proibito? Forse. Ma sognare, in fondo, non costa nulla.

La federazione, intanto, prende tempo. Non è una decisione da fare a caldo: il nuovo CT dovrà essere l’uomo che accompagna l’Italia verso i prossimi grandi appuntamenti, con un gruppo giovane ma già competitivo. Servirà equilibrio: un po’ di continuità con quanto seminato, ma anche la capacità di costruire un’identità chiara e duratura.
Il dopo-Pozzecco, insomma, non sarà solo una questione di nomi. Sarà una scelta di visione. Perché l’Italbasket, oggi, non ha bisogno soltanto di un allenatore: ha bisogno di una guida.