Brown, ex compagno di Bryant nei Lakers, accusato di aggressione aggravata da arma da fuoco

Giornata di ordinaria follia in America, a Tyrone in Georgia dove l'ex stella della NBA Shannon Brown si è reso protagonista di un fatto increscioso sparando con una pistola a due persone senza, fortunatamente, colpirli. Sul posto è intervenuta immediatamente la polizia che ha svolto le indagini sul posto e, come riporta il sito americano Tnz, ha trovato bossoli di proiettile per terra, procedendo all'arresto di Brown. Portato in carcere è stato poi rilasciato dietro cauzione ma i suoi problemi non sono finiti qui: dovrà, infatti, rispondere di aggressione aggravata con arma d fuoco.

Le indagini per ricostruire l'accaduto sono ancora in corso ma le prime ricostruzioni da parte delle forze dell'ordine della Georgia non sembrano avere dubbi: la follia di Shannon Brown non avrebbe avuto un motivo valido per essere scatenata visto che non sussistevano motivi reali di pericolo o di difesa. La prima ricostruzione arriva direttamente dalla testimonianza dei due uomini oggetto degli spari dell'ex NBA.

Secondo la loro versione, si sono recati in una casa che aveva affisso all'esterno il cartello di vendita, attraverso un cancello aperto e hanno avvisato dl loro arrivo, ricevendo dal'interno della casa una risposta affermativa. Ma invece di essere accolti da un intermediatore immobiliare si sono visti di fronte Brown che, armato di pistola prima li ha affrontati poi ha iniziato a sparare loro contro, 5-6 colpi hanno detto i due uomini, cacciandoli via.

Shannon Brown, 34 anni, in carriera ha vinto due titoli con i L.A. Lakers di Kobe Bryant nel 2009 e nel 2010,  era stato selezionato dai Cleveland Cavaliers nel primo turno del draft NBA nel 2006. Ha giocato nel campionato di basket americano per 12 anni dal 2006 al 2014 terminando la sua carriera con una media di 7,6 punti per partita.