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Terremoto nella ginnastica, interviene la Procura dopo i racconti shock: “Si vada fino in fondo”

Dopo i racconti da brividi di Corradini e Basta, e la nota ufficiale della Federazione è intervenuta la Procura di Brescia. Jury Chechi estremamente indignato.
A cura di Marco Beltrami
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Sgomento, indignazione e rabbia. Il mondo dello sport e in particolare della ginnastica è sotto shock dopo le testimonianze delle ex farfalle azzurre, che hanno scoperchiato il classico "vaso di Pandora", parlando delle violenze e delle umiliazioni subite durante la loro esperienza con Federginnastica. Hanno riportato entrambe gravi danni psicologici, in uno scenario malato che con lo sport non aveva nulla a che fare. Inevitabile l'addio per Corradini e Basta che a distanza di anni hanno deciso di rivelare tutto scatenando un vero e proprio terremoto.

Nina Corradini dopo due anni a livello professionistico ha deciso di dire stop rinunciando alla possibilità di confermare quanto fatto a livello juniores. Non era ancora maggiorenne, la classe 2003 romana che ha dovuto digerire di tutto solo per mantenere un determinato peso. Offese quotidiane da parte di alcune allenatrici, che l’umiliavano quando non rispettava una determinata forma fisica ("Davvero riesci a guardarti allo specchio?").

Momenti terribili che l’avevano spinta ad un passo dal baratro, e all’utilizzo anche di lassativi per cercare di perdere peso, con allenamenti estenuanti anche dopo malori. Poi però è riuscita a dire basta, rinunciando anche alla sua carriera con danni psicologici e fisici che l’hanno accompagnata per lungo tempo.

Sulla stessa lunghezza d’onda anche l’ex compagna in azzurro Anna Basta, plurimedagliata ginnasta azzurra capace di rinunciare alle Olimpiadi di Tokyo a causa di problemi psicologici. Anche lei come Corradini ha vissuto un incubo, con umiliazioni e pressioni legate al peso che l’hanno portata addirittura a pensare anche al suicidio: "Una volta non ho agito perché è entrata una persona in stanza e mi sono scossa. La seconda ero in mezzo alla gente". 

La Federazione dal canto suo ha ricevuto tutte queste testimonianze che confermano che qualcosa non è andato per il verso giusto nel percorso di formazione interno. Ecco allora il comunicato ufficiale per con l'invito a tutti coloro i quali abbiano subito situazioni simili ad uscire allo scoperto: "Per questo motivo si invitano tutte le ginnaste e i ginnasti, i tecnici e i dirigenti a farsi avanti e chiunque abbia informazioni contatti la FGI, la quale garantirà riservatezza e ascolto. Solo tutti insieme si possono affrontare questi intollerabili comportamenti e sradicarli dal mondo della Ginnastica che è forte, sano e non ha spazio per chi non condivide i valori dello sport"

Nel frattempo la procura di Brescia ha deciso di aprire un'inchiesta sulle violenze psicologiche subite dalle ex Farfalle della ginnastica ritmica italiana, dopo i racconti da brividi di Corradini e Basta. D'altronde sono arrivate anche altre testimonianze che confermerebbero il tutto, da parte di diverse giovani ex ginnaste. Il quadro potrebbe restringersi anche perché le atlete sembrano far riferimento ad un'allenatrice in particolare, che più di tutte si sarebbe spinta decisamente oltre.

Su questa brutta storia nel frattempo si è espresso anche un gigante dello sport italiano e della ginnastica come Jury Chechi medaglia d'oro olimpica. Il classe 1969 a Repubblica si è detto molto deluso e si augura che si vada fino in fondo "Provo enorme dispiacere, ci tengo a esprimere la mia vicinanza a queste ragazze. Hanno avuto anche tanto coraggio, non è scontato. Premetto che sono fuori dal giro e non so bene tutte le dinamiche, ma sono un uomo libero e dico ciò che penso: sembra che caschino tutti dal pero, che la Federazione sia rimasta spiazzata quando sono fatti accaduti più di un anno fa. Ho visto il comunicato, ora spero che davvero si vada fino in fondo: farebbe bene a tutto lo sport".

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