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Nuoto, Zofkova: ritrova il papà e diventa contessa

Una vera e propria favola per la dorsista italiana che scopre di esser figlia del conte Jean Costa de Saint Genix de Beauregard.
A cura di Marco Beltrami
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Spesso e volentieri Natale rappresenta l’occasione giusta per raccontare storie che riscaldano il cuore. Quella che ha come protagonista Carlotta Zofkova, la nuotatrice italiana che nei recenti campionati invernali di nuoto a Riccione si è classificata terza nei 100 dorso e seconda nei 200 dorso merita di essere divulgata. La 22enne azzurra infatti ha ritrovato il papà, mai conosciuto in precedenza, grazie a Facebook. Una vera e propria favola quella di Carlotta che ha scoperto di essere dunque la figlia di Jean Costa de Saint Genix de Beauregard conte di Biarritz che dopo aver provveduto al riconoscimento della figlia, l’ha iscritta all’albo degli aristocratici francesi.

Tutto è partito dal fratello dell’atleta italiana, Stefano che grazie a Facebook ha trovato gli agganci giusti per risalire all’identità del padre. Questo il racconto a "La Gazzetta dello Sport": “Stefano diventò amico di Charles Amédée, che vive a Parigi dove si occupa di pietre preziose, dicendogli di avere una sorella che stava cercando un contatto per conoscere suo padre. Io non sapevo nulla, lui gli risponde, contento di potermi aiutare e convinto dalla somiglianza. Mi dice però di contattare sua sorella, Elisabeth che vive a Los Angeles, ha 40 anni e fa l’attrice di cinema. Anche in questo caso, la somiglianza è stata importante per ottenere una risposta”.

Una svolta dunque per la Zofkova che fino ad allora si era recata spesso e volentieri in vacanza a Dinard in Bretagna in compagnia della mamma cecoslovacca. Inutili i viaggi in mongolfiera nel tentativo di localizzarlo, visto che il padre accompagnava i turisti. Alla fine però Carlotta ha preso il coraggio a due mani e grazie ad Elisabeth ha deciso di contattare direttamente sul popolare social network il papà: “Ci sentivamo con Elisabeth, parlavamo di tante cose ma non volevo essere troppo invadente e parlare di papà, non volevo prendere io l’iniziativa: intanto avevo scoperto di avere un altro fratello e sorella. Poi un giorno mi sono decisa a scrivergli su Facebook ‘Ciao sono Carlotta, sono tua figlia, questa è la mia foto'. Ma lui non ha risposto, non era mai connesso, forse perché continuava a fare il giramondo per lavoro".

Ecco allora che il conte Jean Costa de Saint Genix de Beauregard inizia a rispondere sorprende la dorsista italiana, avviando le pratiche per il riconoscimento: “Mi scrive, mi fa domande e io gli racconto la mia vita, lui mi conferma che continua a ad andare in mongolfiera è che è un nobile. Finalmente mi dà la sua email: durante i campionati primaverili, ha cominciato a scrivermi con più insistenza, poi tutti i giorni. Io avevo la testa confusa, stava succedendo tutto troppo frettolosamente. Prima dei 18 anni volevo provare il riconoscimento legale, attraverso il Dna, ma sentimentalmente sarebbe stato brutto fare tutto per vie burocraticheMe lo aveva tenuto nascosto a maggio, senza chiedermi nulla. Verso il 20 giugno me lo dice e io quasi non ci credevo, sono scoppiata a piangere. Ancora oggi fatico a credere nel suo gesto, anche la mamma era contentissima, è stata bravissima a gestire queste situazioni". 

Da lì in poi Carlotta e suo padre hanno provato a recuperare il tempo perduto: “Lui non si aspettava la mia reazione, pensava fossi arrabbiata per tutti questi anni: ha apprezzato il mio comportamento, le mie risposte, il fatto che non volessi parlare del passato. Ma io volevo soltanto pensare al futuro, anche se le sofferenze del passato non si dimenticano. Sì, l’ho perdonato e sono felicissima di averlo conosciuto. Voleva che andassi a Biarritz, ma è venuto lui il 18 ottobre a Verona: doveva rimanere una settimana ed è rimasto 14 giorni. Ho scoperto di avere un padre incredibile, un conte di 70 anni ma dalla vitalità di un giovanissimo, che ha preso l’hotel vicino casa. L’ho conquistato con la mia sensibilità, non l’ho tormentato. E lui ha cominciato a parlami tanto, di tutto, mi portava la colazione a casa, mi accompagnava agli allenamenti dove ha parlato con il mio tecnico Tomas, e tante volte al ristorante: con tutti gli allenamenti quasi non riuscivo a riposare, ho preso anche 3 kg, ma ero talmente contenta che non sentivo la stanchezza e ora vado più veloce. Papà mi ha portato a Venezia dove non ero mai stata". 

Un lieto fine con i fiocchi dunque per la Zofkova che oltre a conoscere i suoi nuovi fratelli, ha apprezzato anche l’ultimo gesto del papà che l’ha iscritta nel registro dei nobili: “Papà continua a mandarmi pacchi, fiori, lettere scritte a mano, gli ho detto che a Verona c’era freddo e mi ha mandato i calzettoni e un termometro. Vorrebbe comprare una casa a Verona ma io non so il mio futuro. Mi dà molta carica e stiamo ricomponendo insieme il puzzle della nostra vita: lui si è risposato. In totale ora ho 5 tra fratelli e sorelle. E lui ha fatto un gesto che non mi sarei mai aspettata: mi ha fatto diventare contessa iscrivendomi nell’albo degli aristocratici francesi. Ho dovuto cambiare tutti i documenti. Da settembre sono Carlotta Zofkova, Costa de Saint Genix de Beauregard". 

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