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Olimpiadi Tokyo 2020

Maria Centracchio bronzo nel Judo: decima medaglia per l’Italia alle Olimpiadi

Arriva un’altra medaglia, la decima, per l’Italia alle Olimpiadi di Tokyo, dal Judo. Dopo Odette Giuffrida, questa volta è Maria Centracchio a portare a casa il bronzo nella categoria -63 kg. La 26enne di Isernia festeggia in lacrime il successo nella finale per il 3° e 4° posto sull’olandese Franssen.
A cura di Marco Beltrami
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Prima medaglia odierna per l'Italia alle Olimpiadi di Tokyo. Bronzo per Maria Centracchio che nella finale per il 3° e 4° posto ha battuto l'olandese Franssen al termine di una gara molto combattuta e prolungatasi al golden score. Festa grande per l'atleta molisana che non è riuscita a trattenere le lacrime per una medaglia fortemente voluta. Seconda medaglia per l'Italia del judo dopo l'altro bronzo ottenuto dalla Giuffrida.

L'Italia torna ad esultare grazie ai nostri portacolori impegnati a Tokyo. Ad esultare alle Olimpiadi in corso di svolgimento in Giappone è stata Maria Centracchio, che ha portato a casa il terzo posto nel Judo, nella categoria -63 kg femminili. Dopo il ko in semifinale contro la slovena Tina Trstenjak, la classe 1994 di Isernia unica molisana impegnata ai Giochi, ha affrontato nella "finalina" l'olandese Juul Franssen. Un confronto molto equilibrato, che si è prolungato al golden score. Qui a risultare decisiva è stata la terza irregolarità dell'atleta oranje (shido), che ha comportato l'hansoku make, ovvero la squalifica e successiva sconfitta.

Quasi incredula la Centracchio al termine della competizione, quando è stata ufficializzata la sua vittoria e di conseguenza la medaglia di bronzo. L'atleta molisana si è lasciata andare alle lacrime di gioia, prima di abbracciare il suo allenatore e anche tutti i componenti della squadra azzurra di Judo, compresa l'altra medagliata Odette Giuffrida. Sul volto anche i segni della gara, con un po' di sangue sulle labbra, figlio di un taglietto rimediato dopo un contatto involontario con la Franssen. Dopo il bronzo agli Europei di Minsk, altro terzo posto ben più prestigioso per la Centracchio.

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