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Marcell Jacobs ci sei? Ultima chiamata per l’oro di Tokyo, che può chiudere con un’altra grande vittoria

Dopo una stagione difficile, tra infortuni vari e riprese sempre frenate, Marcell Jacobs sembra pronto per gli Europei di Monaco. Vincere gli Europei vorrebbe dire riprendere il filo interrotto dopo l’oro mondiale nei 60 indoor di Belgrado e lanciarsi alla grande verso Parigi 2024.
A cura di Jvan Sica
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Marcell Jacobs è diventato il mistero più atteso e desiderato dell’estate azzurra. Non ha avuto, come spesso accade ai campioni olimpici, una stagione di scarico in cui ha scelto di non caricarsi al massimo per poter essere più concentrato poi negli eventi verso Parigi 2024, ma si è attorcigliato in un groviglio di sfortune che sembrano non finire mai. Tutto era iniziato nella maniera migliore possibile con una vittoria che sanciva il suo predominio nello sprint internazionale.

Vincere i 60 metri indoor contro Christian Coleman, campione del mondo nel 2018 e detentore del record del mondo con 6″34, vuol dire aver davvero completato un percorso tecnico arrivato al livello massimo. Non solo Marcell Jacobs è quasi imbattibile dai 50 metri in avanti nei 100, ma riesce anche a superare lo specialista numero uno dei 60 metri. Accade proprio questo, con la vittoria ai Mondiali indoor di Belgrado in 6.41, nuovo record europeo.

Con Mondiali ed Europei outdoor in estate, l’annata si presentava a dir poco succulenta, ma poi arriva il 7 maggio e tutto cambia. Per piazzare un tempo di altissimo livello nei 100 metri, per poi magari scegliere di concentrarsi completamente sui Mondiali di Eugene e fare pochissima Diamond League, Marcell Jacobs decide di andare a Nairobi in Kenya, dove pista e condizioni (si gareggia a 1800 metri sul livello del mare) sono perfette per gli sprinter. Arriva in terra keniana, viene accolto come un principe, ma non gareggia. Ha un problema gastrointestinale molto pesante, va in ospedale e vive il ritorno a casa come una sorta di odissea.

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Quando torna, ci rimette un po’ a rimettersi in sesto e dopo la prima uscita stagionale sui 100 a Savona, con una buona batteria corsa in 9’’99 e la finale in 10’’04, arriva il primo stop. Tutto è pronto per la sua serata magica al Golden Gala di Roma all’Olimpico ma ancora una volta niente da fare, Jacobs si deve fermare perché ha un fastidio alla coscia sinistra. Salta anche la tappa di Oslo e scende in pista a Rieti, per gli Assoluti. Diventa campione italiano dei 100 per l’ennesima volta, ma le sensazioni non sono buone: 10’’17 in batteria e 10’’12 in finale con vento contrario. Però è una ripartenza che viene di nuovo subito bloccata da un altro problema al gluteo sinistro. Ci si riferma per non compromettere Eugene, ma quando parte per i Mondiali americani Marcell Jacobs è un atleta senza punti di riferimento.

Tutti lo aspettano, soprattutto gli americani che vivono dell’avversario da superare per riconfermare il loro dominio nella gara più spettacolare dell’atletica leggera. In batteria non sforza troppo, si vede che è ancora legato e preoccupato. Nonostante questo, fa un buon 10’’04 ed è secondo dietro uno dei nomi nuovi della specialità, il giamaicano Oblique Seville. In semifinale però non si presenta, è il medico della Fidal, il professor Andrea Billi, questa volta a descrivere la situazione in un comunicato ufficiale: "Jacobs dopo la batteria ha accusato una contrattura a carico del grande adduttore della coscia destra”. Addio Mondiali e sogno di fare tripletta in due anni con la vittoria olimpica e i successivi Europei.

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Ecco, gli Europei, questa stagione immensa che sembra non finire mai per colpa del covid che ha ingolfato questi anni di competizioni, propone gli Europei, la competizione perfetta per Jacobs per finire come aveva iniziato. Il parterre non è sconvolgente, in finale mondiale non c’era nessun europeo, mentre in semifinale il solo britannico Zharnel Hughes ha terminato la sua avventura in dodicesima posizione. Sarà proprio Hughes il cliente più scomodo e con lui sono da considerare solo l’altro britannico Prescod, quest’anno 9”93 stampato a metà giugno ma poi è scomparso, il francese Méba-Mickaël Zeze e il tedesco Lucas Ansah Peprah. Parliamo però di atleti che di fronte a un Jacobs anche solo al 70% avranno poco da dire.

L’allenatore Paolo Camossi dice che ormai Marcell è libero dai problemi fisici e leggero da un punto di vista mentale, è già partito con i suoi tecnici per Monaco di Baviera per testare tutto alla perfezione. Marcell sembra davvero voler finire come ha iniziato la stagione. Basta solo che la salute lo assista per goderci il suo spettacolo.

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