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Il bacio delle atlete russe: “Non era una protesta contro la legge anti gay”

Tatyana Firova e Kseniya Ryzhova affidano la smentita a una portavoce della federazione: “Storie gonfiate dai media occidentali e non corrispondono alla realtà. Era un’espressione di gioia per la vittoria e nient’altro”
A cura di Maurizio De Santis
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il bacio delle atlete russe

Il bacio saffico di Tatyana Firova e Kseniya Ryzhova non era una protesta per la legge anti gay che ha scatenato polemiche anche nel mondo dello sport per la presa di posizione – pro e contro la norma in vigore – di alcune atlete (dall'intervento della Isinbayeva alle unghie colorate della Green-Tregaro). L'episodio, avvenuto durante la premiazione per l'oro conquistato nella 4×400 ai Mondiali di Mosca, è stato smentito all'Ansa dalle protagoniste. A parlare per loro, però, è una portavoce della federazione: "Storie gonfiate dai media occidentali e non corrispondono alla realtà – racconta Alla Glushenko -. Il bacio era un'espressione di gioia per la vittoria e nient'altro, non c'era alcun retropensiero". Dalla Russia con amore, perché il bacio sulle labbra – anche tra persone dello stesso sesso – è un saluto che appartiene alla tradizione sovietica… così usuale che la stampa d'Oltrecortina l'ha (quasi) ignorato.

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