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Olimpiadi Tokyo 2020

Grande Italia, record e finale nella staffetta 4X100. Jacobs e Tortu cancellano gli Usa

La staffetta azzurra riscrive la storia nella 4×100 maschile di atletica: segna il nuovo record italiano nella specialità e si qualifica per la finale che si correrà venerdì 6 agosto, alle ore 15.50 italiane. Lorenzo Patta (sua la partenza ai blocchi), Marcell Jacobs (campione olimpico), Eseosa Desalu e Filippo Tortu che ha corso nell’ultima frazione spiccano in corsia cinque e si preparano all’impresa.
A cura di Maurizio De Santis
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Qualificazione in finale e nuovo record italiano in 37″95, cancellando il 38″11 che risaliva ai Mondiali di Doha 2019. La staffetta azzurra riscrive la storia nella 4×100 maschile di atletica e regala all'Italia la speranza di un'altra bellissima e straordinaria medaglia. L'Italia lotterà per il podio con Giamaica, Gran Bretagna, Cina, Giappone, Canada, Germania e Ghana. Manca qualcosa? Gli Stati Uniti, il cui tonfo fa rumore: Travyon Bromell, Fred Kerley, Ronnie Baker e Cravon Gillespie non vanno oltre la sesta posizione (38″10) nella batteria di qualificazione e ingoiano il boccone amaro dell'eliminazione. Era successo già nella gara dei 100 metri, la sfida regina per i velocisti, con lo stesso Bromell fuori dalla prova clou e grande delusione perché considerato uno dei favoriti in assoluto per la vittoria nella disciplina.

Lorenzo Patta (sua la partenza ai blocchi), Marcell Jacobs (campione olimpico), Eseosa Desalu e Filippo Tortu che ha corso nell'ultima frazione spiccano in corsia cinque per la prestazione e per l'esultanza che dà appuntamento a domani, alle ore 15.50 italiane, per stare incollati davanti alla tv. Non c'è alcun trucco, non c'è inganno. E non bastano di certo gli aiutini della tecnologia che rendono scarpette e pista alleati preziosi per gli atleti. Tutto vero e merito di allenamenti duri e ossessivi che caratterizzano una stagione felice per lo sport italiano. E poi c'è l'asso nella manica… "correre con Jacobs ti fa sentire più tranquillo", dice Tortu con un filo di fiato.

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Tranquillo e pulito nella falcata, resistendo anche al caldo, il quartetto italiano s'è piazzato alle spalle della Cina (37.92) e del Canada (che ha chiuso con lo stesso tempo del team orientale) trascinata dagli strappi nella seconda e ultima frazione da Jacobs e soprattutto Tortu. "Sentivamo di avere nelle gambe il tempo per entrare in finale", dirà subito dopo la gara. La conferma è arrivata dal risultato e, più ancora, dal modo in cui l'italiano è riuscito a duellare con i cinesi forti di Su Bingtian e i canadesi che schieravano un avversario in particolare: lo stesso André De Grasse che nei 100 metri s'era inchinato a Jacobs, restando stupito dalla performance dell'azzurro, mentre nei 200 metri aveva infilato al collo la medaglia d'oro.

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