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Olimpiadi Tokyo 2020

Focolaio Covid nella delegazione della Repubblica Ceca alle Olimpiadi: accusato un medico ‘no vax’

Polemiche e discussioni in Repubblica Ceca per il focolaio che ha colpito la delegazione impegnata alle Olimpiadi di Tokyo 2020. Il presidente del Comitato olimpico ceco, Jiří Kejval, ha avviato un’inchiesta per capire cosa è successo sul volo che ha portato gli atleti in Giappone mentre il premier Andrej Babis ha puntato il dito contro il medico della spedizione, che avrebbe rifiutato la vaccinazione e cura il Covid con il collutorio.
A cura di Vito Lamorte
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A poche ore dall'apertura dei Giochi Olimpici di Tokyo, c'è grade dibattito intorno ai contagi per Covid-19 in Giappone e in alcune delegazioni. Il numero di positivi legati alle Olimpiadi 2020 si avvicina ai 100 ma c'è un paese che ha già aperto un'inchiesta per scoprire come sia possibile che ci sia stato un focolaio nella sua spedizione: si tratta della Repubblica Ceca, che da quando è sbarcata a Tokyo ha visto sei casi di positività al Coronavirus (quattro atleti, un medico e un allenatore) ed è in attesa di ulteriori accertamenti per un altro membro della delegazione.

Il presidente del Comitato olimpico ceco, Jiří Kejval, ha annunciato al quotidiano ceco sport.blesk.cz che è stata avviata un'inchiesta per capire quello che è accaduto sul volo che ha portato gli atleti in Giappone: "Questa indagine si concentrerà in particolare sul fatto che tutte le misure di sicurezza contro la diffusione del COVID-19 siano state osservate prima, durante e dopo il volo charter e se alcune persone abbiano trascurato i loro compiti".

Le dichiarazioni in merito a quanto accaduto sono molto forti pesanti e a rincarare la dose ci ha pensato il premier Andrej Babis, che si è espresso in maniera molto critica con il medico della spedizione: "Non so cosa sia successo, ma non mi piace per niente. Cerchiamo di convincere le persone a vaccinarsi e il medico non lo era. È ingiusto per gli atleti".

Il primo a risultare positivo è stato il medico di spedizione, Vlastimil Voracek, e poi il giocatore di beach volley Ondrej Perusic. Dopo sono arrivate le positività di Marketa Navesh Slukova, anche lei giocatrice di beach volley; e poi è toccato al ciclista Michal Schlegel e al giocatore di ping pong Pavel Sirucek. Uno degli atleti ha raccontato così la sua esperienza: "Piangiamo, poi imprechiamo, poi piangiamo di nuovo. È un incubo".

Il portavoce del Comitato olimpico ceco, Tibor Alfoldi, ha confermato all'AFP che il "Dott. Voracek è stato nominato dall'associazione tennistica sulla base delle sue capacità professionali" e ha aggiunto: "La vaccinazione non è una condizione per la partecipazione ai Giochi Olimpici e non può essere applicata nemmeno secondo la Carta Olimpica, anche se ovviamente la consigliamo vivamente a tutti”. Secondo quanto riportato da diversi media cechi avrebbe rifiutato la vaccinazione, anche se ne aveva diritto in quanto medico già da diversi mesi; e, secondo alcune fonti di iDNES.cz, non è un sostenitore della vaccinazione contro il Covid-19.

L'inchiesta avviata nelle scorse ore si concluderà tra due settimane e verranno passate in rassegna tutte le misure sul volo che ha causato il contagio di diversi atleti della delegazione ceca.

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