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Elisa Di Francisca si ritira a testa alta: “Fa niente se mi danno della lesbica e della put**na”

Elisa Di Francisca dà oggi l’addio alla scherma chiudendo definitivamente la sua bacheca piena di medaglie olimpiche e mondiali. Per la fiorettista jesina è arrivato il momento di fare i conti col suo passato in pedana e fuori: “Giovanna Trillini non mi parla più, Valentina Vezzali non l’ho invitata”.
A cura di Paolo Fiorenza
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Elisa Di Francisca stasera darà ufficialmente l'addio alla scherma agonistica in un evento nella sua Jesi, chiudendo una carriera che ne fa una delle sportive più vincenti della storia d'Italia. In realtà la 39enne fiorettista non gareggia già da due anni, ma adesso arriva il momento di mettere il punto alla sua storia e tirare fuori il sugo manzoniano da quello che ha fatto in pedana e non solo. Una campionessa con poche eguali: questo è stata prima di ogni altra considerazione Elisa Di Francisca, con un palmarès da sogno. Medaglia d'oro alle Olimpiadi di Londra nel 2012 (sia individuale che a squadre), argento individuale ai Giochi di di Rio 4 anni dopo. E poi 7 titoli mondiali, 13 europei, due coppe del mondo. E poi, e poi.

Elisa Di Francisca esulta a Londra dopo aver battuto nella finale olimpica Arianna Errigo
Elisa Di Francisca esulta a Londra dopo aver battuto nella finale olimpica Arianna Errigo

Se gli schermidori sono per definizione atleti fuori dagli schemi, la Di Francisca ha incarnato alla perfezione questa esuberanza, in pedana e fuori. Nel 2013 è diventata un volto noto anche per chi non ha mai seguito il fioretto, grazie alla fortunata partecipazione a ‘Ballando con le stelle', edizione che ha vinto in coppia con Raimondo Todaro. L'anno prima aveva fatto la giudice per Miss Italia, ed anche negli anni successivi ha fatto numerose comparsate televisive, dimostrandosi tanto brillante e talentuosa nel portare stoccate quanto nel mostrare un'altra se stessa sotto i riflettori.

Elisa ad una sfilata nel 2012
Elisa ad una sfilata nel 2012

Un carattere forte che durante il suo percorso l'ha portata ad avere diversità di vedute con più di una persona. Adesso è arrivato il momento di tirare i fili e presentare il conto, senza filtri e con schiettezza. Stasera al suo addio ci saranno un paio di assenze ‘pesanti', Giovanna Trillini e Valentina Vezzali, altre due campionissime del fioretto azzurro: "Ci sarà la scherma di Jesi, quelli che mi vogliono bene, le colleghe di rientro dagli Europei di Antalya dove l'Italia è andata benissimo. Giovanna non ci sarà, si è offesa per quello che ho scritto nel mio libro e non mi parla più. È molto arrabbiata per le mie parole, ma a voce le ho detto anche peggio: è una brava maestra, ma è un'eterna seconda, si mette da sola nell'angolo e poi si lamenta che non viene considerata. Io con lei ho risolto, ma Giovanna non vuole più avere nessun rapporto con me e la mia famiglia, peccato perché ai Giochi come allenatrice ce l'ho portata io".

Quanto alla Vezzali, attuale sottosegretario con delega allo sport nel governo Draghi e con cui in passato i rapporti non sempre sono stati idilliaci, è stata direttamente Elisa ad evitare, come spiega a Repubblica: "Non l'ho invitata. Meglio che non perda tempo, pensi a lavorare per lo sport italiano e a fare in modo che istruzione e attività fisica non siano nemiche". Chi potrebbe esserci è il Ct del fioretto azzurro Stefano Cerioni: "Mi ha detto che proverà a venire. Dipende dagli aerei, anche lui sta tornando dalla Turchia. Anche lui non voleva che la nostra storia sentimentale finisse nel libro. Si è raccomandato: non scrivere niente. Stefano, mi conosci, gli ho risposto, come posso stare zitta? Parlo dei conflitti terribili con mio padre che ora è diventato un genitore adorabile e che forse si è dato un po' più di strumenti e non parlo di te, che stavi con me, e che sei andato ad allenare in Russia la mia nemica Deriglazova che mi ha battuta in finale a Rio?".

Elisa Di Francisca oggi
Elisa Di Francisca oggi

Il libro cui fa riferimento la Di Francisca è ‘Giù la maschera. Confessioni di una campionessa imperfetta', pubblicato lo scorso anno e fresco finalista al premio Bancarella Sport, un'autobiografia in cui Elisa non risparmia niente della sua vita di donna ed atleta. Dalla violenza subita da ragazza, che l'aveva portata ad abortire, alla relazione con un'altra donna. "Sono stata una scapestrata – rivendica adesso a testa alta – ma ho sempre lavorato duro. E ora sono in pace. Fa niente se mi danno della lesbica, della puttana, dell'ammazza-bambini, perché da giovane ho abortito, mi interessa il giudizio di chi mi conosce e di chi non crede che amore sia violenza. Ai giovani dico che capita di finire in un tunnel, ma cercate sempre la luce in fondo. Non smettete di credere in voi stessi, non c'è un modo per essere perfetti, ma c'è invece quello di uscirne fuori".

Del resto la vita aveva teso ad Elisa un tranello devastante quando non aveva alcuno strumento per difendersi: "Credo di averla scampata – aveva raccontato in occasione della pubblicazione del libro – Sono sopravvissuta alla violenza maschile. Forse lui mi avrebbe sfigurata, forse sarei finita nel lungo elenco delle donne vittime di un rapporto sbagliato. Invece sono qui, perché ho detto basta, grazie anche a una madre che mi è stata vicina, non solo quando lui con un pugno mi ha spaccato il labbro. E sono rimasta incinta dello stesso fidanzato geloso e manesco, che mi aveva allontanato anche dalla scherma. Ho interrotto la gravidanza, cercando di cancellare quel momento. Ne ho parlato con pochissime persone, ma il dolore lo provi comunque, mi ha fatto molto male, è un pensiero che torna".

Quanto alla sua sessualità, anche qui giù la maschera: "Non c'è nulla di cui debba vergognarmi. Io sono sincera, le cose sono successe, e io non mi sono mai nascosta. C'è stato un momento in cui ho avuto il rigetto degli uomini, almeno di quelli che capitavano a me, così è stato normale avere una relazione con Claudia, una mia compagna di squadra. Nel senso che eravamo molto intime, pensavamo allo stesso modo, avevamo una sensibilità comune e c'è stata una pulsione fisica. Le ho sempre detto: a me piacciono gli uomini, ma se proprio dovessi baciare una donna quella saresti tu. È iniziata così, è durata un anno, lei voleva discrezione, io la provocavo davanti a tutti: dai, amore, sali, che ti aspetto in camera. La seduzione mi piace. Per me era un'esperienza nuova, per lei no, tanto che voleva farmi cambiare idea sugli uomini. Intanto c'è chi mi faceva domande sceme: ma tu per strada chi guardi? Io guardo tutti, perché penso che tutto abbia qualcosa da darmi".

Oggi Elisa Di Francisca è madre di due bambini, Ettore e Brando, nati dal suo matrimonio con Ivan nel 2019. Una coppia felice e innamorata, come testimoniano le numerose foto sui social. Da stasera sarà ufficiale l'addio alla scherma e ci sarà da aprire un nuovo capitolo del libro della sua vita: "Quello che preoccupa di più è sbarcare in un mondo dove la meritocrazia non vale più. Nello sport decidi tu di te stessa, ci sei tu sotto la maschera. Quando smetti devi svestirti, andare nuda, con le tue fragilità, senza corazza". A Elisa non manca il carattere per continuare a fare la differenza.

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