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Ciclismo, trovato positivo all’Epo il vicecampione italiano Francesco Reda

Arrivato secondo dietro a Nibali, negli ultimi campionati italiani su strada, il corridore cosentino è finito nuovamente nel mirino dei controlli antidoping. Il ciclista, già fermato in passato per lo stesso motivo, rischia la radiazione.
A cura di Alberto Pucci
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Dopo lo scandalo che ha colpito Luca Paolini, trovato positivo alla cocaina in un recente controllo dopo una tappa del Tour de France, il ciclismo italiano è ancora nella bufera per la notizia della positività di Francesco Reda: splendido secondo negli ultimi campionati italiani su strada, vinti da Nibali con 13 secondi di distacco dal corridore del Team Idea. Come riportato dall'Ansa, il 32enne di Cosenza è risultato positivo al Nesp dopo un controllo disposto dal Comitato controlli Coni Nado. Nel sangue del corridore cosentino sono state trovate tracce di darbepoetina alfa (ormone glicoproteico in grado di regolare la produzione dei globuli rossi da parte del midollo osseo), classificato dai controllori antidoping come Epo di ultima generazione. Lo scorso 27 giugno, Reda aveva sorpreso tutti nell'ultima tappa di Torino, sulla collinetta di Superga: piazzandosi alle spalle di Nibali, dopo un testa a testa emozionante durato fino all'arrivo.

Recidivo – Ora per il vicecampione italiano potrebbe scattare, addirittura, la radiazione. Ad aggravare la sua posizione, in attesa delle contro analisi, c'è il precedente di qualche anno fa. Francesco Reda, infatti, è recidivo ed era già stato squalificato per due anni (pena poi ridotta a 15 mesi) nel giugno di due anni fa. L'atleta silano era stato fermato prima del Gp Città di Camaiore, dopo i problemi rilevati dagli ispettori in un controllo antidoping fuori competizione nel febbraio dello stesso anno e la mancata verbalizzazione dell'impossibilità di fornire un campione di urine. Un "pasticcio" che il corridore dell'Androni Giocattoli (la sua squadra di allora) pagò con una sospensione fino all'inizio di quest'anno, quando è potuto tornare in sella grazie al Team Idea. Ora, dopo questa nuova terribile notizia, il rischio che scenda definitivamente e che appenda la bicicletta al muro è davvero molto alto.

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