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Un posto al sole, Ilenia Lazzarin: “Il senso di colpa di Viola per la morte di Susanna sarà forte”

A Fanpage.it l’attrice racconta una delle settimane più importanti nella storia di Un posto al sole e sfata il mito dei contratti: “Il mio scade a novembre, ma non vuol dire che vado via per sempre”.
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L'importanza di Un posto al sole la vedi tutta in momenti come quelli vissuti la scorsa settimana, con la conclusione dell'arco narrativo di Viola e Susanna in pericolo. La soap è una presenza quotidiana, al punto che si dà per scontata, per assodata, anche quando qualcuno ai piani alti sembra ragionare su possibili cambi d'orario, spostamenti e altre ipotesi che vengono spazzate via quando accade qualcosa d'importante come il recente story-arc. La morte di Susanna ha creato ancora una volta questa grande attenzione, questo stringersi attorno a una serie di personaggi e di interpreti che ci accompagnano da più di vent'anni.

Ne abbiamo parlato con Ilenia Lazzarin, protagonista con Agnese Lorenzini, di questa caldissima settimana. A Fanpage.it l'attrice sfata anche il mito della scadenza del contratto: "Sì, è vero. A novembre scade il mio contratto, ma questo non vuol dire niente. Noi non siamo come i calciatori, che si trasferiscono definitivamente. Noi possiamo sempre tornare".

Ilenia, siete usciti da una settimana incredibile. Come ci si sente? 

Una bellissima soddisfazione e un bel traguardo in un periodo dove con le tv digitali, tra Netflix e Sky, noi siamo saliti con gli ascolti arrivando anche al 9%. Sono risultati incredibili per i tempi che corrono.

Hai avuto qualche riscontro diretto da parte dei telespettatori?

Tutti emozionati, tutti felici, tra i messaggi sui social come per strada. C’è chi mi ha fermato per strada, quasi disperati per la morte di Susanna così come per la possibile morte del mio personaggio.

Il boom di ascolti ma anche il ritorno di Upas al centro del dibattito sembra anche una risposta a tutte quelle discussioni sul cambio di orario.

Sicuramente è importante per noi, ma va detto che Un posto al sole non è mai stato messo in discussione per un aspetto qualitativo o quantitativo. Diciamo che il cambio sembrava più una suggestione dettata da un altro tipo di esigenze.

Però, i risultati sembrano dirci che Upas è assolutamente in salute. Non trovi? 

Assolutamente. Essere così presenti in un periodo come questo, dove le persone sono ancora in vacanza, tornare con ascolti che in genere facciamo più in inverno, magari sotto Natale, è un grande segnale ed è il modo migliore per cominciare la stagione nuova. Una cosa è certa, stiamo bene dove stiamo. Il momento della cena è diventato sacro per chi ci segue: la famiglia si riunisce per vedere Un posto al sole.

Cosa succede adesso al personaggio di Viola? 

Ora c’è tutta una fase post-traumatica che Viola deve elaborare. Non posso parlare per contratto, ma possiamo anticipare che il senso di colpa per la morte di Susanna sarà forte, anche se non possiamo definirle legate perché Susanna era motivo di attrito, ci aveva provato con suo marito sebbene la cosa era stata superata. In quel frangente, se Viola non avesse avuto motivo per essere gelosa, probabilmente Susanna sarebbe ancora viva.

Perché?

Beh, perché Viola era lì per riportare gli occhiali a Eugenio. Susanna si era offerta di portarli al posto suo, questa cosa è passata in secondo piano. Se Viola avesse accettato, Lello Valsano probabilmente avrebbe colpito proprio lei e il bambino. Le dinamiche della storia sono ritornate tutte, si sono chiuse perfettamente e hanno giustificato quel colpo di scena.

Il ritorno a Un posto al sole è stato anche contraddistinto dal lutto per la perdita di Carmen Scivìttaro. 

Siamo rimasti scioccati anche se, soprattutto qualche attore che era rimasto in contatto – io, purtroppo no – sapeva che era malata da qualche tempo. È stata un pilastro di Un posto al sole. Sono entrata nel 2001 e lei c’era già. Purtroppo, questa è la realtà di questa soap così longeva: i bambini crescono, i grandi invecchiano.

Gli spettatori hanno apprezzato la prova di Marina Giulia Cavalli, soprattutto in relazione al terribile lutto che la colpì sette anni fa. 

Io ho un riserbo enorme dell’intimità di questa storia. È un dramma gigante e non abbiamo fatto particolari discorsi tra di noi. Sinceramente, si evinceva e ne parlo soprattutto da quello che ho visto in tv. Erano scene molto forti e non penso sia stato facile per lei.

A un certo punto la morte tua o di Susanna è stata legata alla questione dei contratti. Nel tuo caso, come siamo messi? Resti fino a…

Eh, per ora fino a novembre.

Ah, e poi? 

E poi bisogna vedere se rinnoviamo il contratto oppure no.

Quindi? Ilenia Lazzarin esce da Un posto al sole? 

Facciamo chiarezza, così magari sfatiamo questo mito dei contratti. Il fatto che scada il contratto non vuol dire niente. In ogni momento, anche sotto contratto, possono comunicarci che nei prossimi tempi non ci sono storie per il mio personaggio. Ma come si esce dalle storie, così si può rientrare. È sempre stato così, solo che lo spettatore non lo sa. Non siamo come i calciatori, che sono legati a una squadra fino alla fine dei contratti.

Quanto dura un contratto?

Dipende. Ma anche un contratto che dura un anno è poi disciplinato dalle pose, dalle giornate di lavoro. In un anno potrei lavorare un giorno come potrei lavorare cento giorni, nessuno può dirlo.

Da Busto Arsizio ma ormai sei napoletana e qui hai famiglia: è il paradigma di Benvenuti al Sud?

Esatto. E ho un bambino napoletano in tutto e per tutto, anche nel carattere. Gioca e parla con tutti, è molto estroverso. È la mia gioia.

Non c’è pericolo che tu possa andar via? 

Per quanto ami la città, direi di no. Il lavoro chiaramente non mi garantisce questa certezza. Se mi chiamano per una fiction, mi sposterò. Per adesso, non c’è niente all’orizzonte. Un posto al sole e il web marketing sono le mie priorità.

Il web marketing…

La creazione di contenuti per i social. Quello che fa pure Chiara Ferragni: certo, più in piccolo.

Detta così: "creazione di contenuti per i social" sembra facile e invece…

…e invece non lo è. È il lavoro più stancante. Lavorare su contenuti creativi tutti i giorni, condividere spezzoni di vita privata e professionale, farlo ‘seriamente' rende tutto questo molto impegnativo, soprattutto con un bambino piccolo. Pensa che quando vado sul set per girare “Un posto al sole”, è probabilmente quello il momento più rilassante della giornata.

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