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“Qui ci sta chi voglio io, vaff…”, Paolo Del Debbio insulta giornalista russa a Dritto e Rovescio

A Dritto e Rovescio la lite tra Paolo Del Debbio e la giornalista russa Yulia Vityazeva che aveva criticato la presenza di bandiere ucraine in studio.
A cura di Stefania Rocco
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Nella puntata di Dritto e Rovescio andata in onda su Rete4 giovedì 12 maggio, il conduttore Paolo De Debbio ha insultato la giornalista russa Yulia Vityazeva che aveva criticato la presenza di bandiere ucraine in studio. La cronista dell’agenzia Newsfront, in collegamento video da Mosca, aveva manifestato la sua perplessità di fronte alla decisione di alcuni ospiti in studio di esibire la bandiera ucraina nel corso di un talk sulla guerra. Un fastidio che ha generato la replica irritata del giornalista e conduttore: “Signora, in questo studio ci sta chi voglio io, se voglio io. Se lei ci vuole stare, ci sta. Sennò se ne va a casa. Ci vediamo dopo la pubblicità”. Una frase cui è seguito un “vaffa” pronunciato ad alta voce da Del Debbio un istante prima che la trasmissione andasse in pubblicità.

La presenza di giornalisti russi e ucraini è diventata una costante all’interno delle trasmissioni televisive italiane che ospitano talk sulla guerra in Ucraina. Numerosi i programmi che hanno deciso di dare parola ai rappresentanti di entrambi i paesi allo scopo di garantire un’informazione plurale e strettamente attinente ai fatti.

Yulia Vityazeva e il precedente con Giovanni Floris

La cronista russa Yulia Vityazeva era già stata protagonista di un botta e risposta mediatico avvenuto nel corso di una trasmissione televisiva italiana. Ospite di Giovanni Floris a DiMartedì, in onda su La7, la giornalista filogovernativa aveva accusato la stampa italiana di fare un’informazione di parte: “Cercate di infilare nella testa delle persone delle informazioni che non sono neanche lontanamente obbiettive – dice l’ospite – la vostra giornalista si trova a Kharkiv, i nostri sono a Kherson. Io so meglio di cosa succede qui di quanto lo sappia lei”. Una precisazione che aveva innescato la replica del conduttore: “Scusi, allora io non posso raccontare cosa è successo a Torino perché sono qui a Roma?”. E, sottolineando la differenza tra la stampa russa e quella americana, aveva aggiunto: “Mi commenti questo. Lo sa a chi hanno dato il Pulitzer in America? Al New York Times per il lavoro dei giornalisti sulle vittime civili dei bombardamenti della coalizione Usa in Iraq, Siria e Afghanistan. In Occidente i giornalisti che vanno a dar fastidio al proprio governo li premiano”.

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