Pamela Petrarolo legge la lettera scritta dal fratello scomparso da due anni: “Non ho avuto la forza di farmi avanti”

Durante la puntata de La Volta Buona di giovedì 8 maggio, nel salotto di Caterina Balivo sono state ospiti di Pamela Petrarolo e sua madre. L'ex volto di Non è la Rai ha avuto modo di parlare della scomparsa di suo fratello Manuel, avvenuta ormai due anni fa, quando il 35enne si è allontanato dalla sua famiglia. Da quel momento sono state sporadiche le notizie che ha fatto pervenire di sé, come l'ultima lettera inviata ai genitori, che la ex gieffina legge con la voce rotta dal pianto.
La lettera scritta dal fratello di Pamela Petrarolo
La trasmissione, come di consueto, si apre con il divano allestito per i vari ospiti della puntata, con i quali Balivo affronta gli svariati argomenti. Al centro delle conversazioni di oggi vi erano i rapporti familiari e soprattutto i periodi difficili affrontati tra fratelli, sorelle. Ed è in questo frangente che Pamela Petrarolo legge la lettera che suo fratello Manuel ha scritto, indirizzandola a suo padre, scusandosi per essere andato via senza dare tracce, ma confermando la sua scelta di voler stare lontano.
Ciao papà, inizia così la mia lettera, non mi vengono altri modi per dare inizio ad una lunga sfilza di motivi di questa assenza da parte mia. Per prima cosa, comincio nel dirti che io sto bene e in salute e che non devi preoccuparti per me come hai sempre fatto, devi stare tranquillo e devi pensare a te e a tutto quello che stai combattendo, anche in mia assenza come hai sempre fatto, da grande papà che sei stato e che sei. Purtroppo non ho avuto il coraggio e la forza di farmi avanti, lo so, sono stato veramente un figlio pessimo e ti chiedo scusa per questo. Ti voglio tanto bene, papà e mamma.
I timori di Pamela Petrarolo e la sua famiglia
Petrarolo era già stata ospite di Caterina Balivo e nella puntata in questione aveva raccontato come la sua famiglia avesse reagito a questa terribile vicenda. La showgirl aveva sottolineato come sua madre non riuscisse a capacitarsi della scomparsa di suo figlio e di come le ipotesi più disparate iniziavano a farsi largo nella mente di una donna disperata e in cerca della verità, a questo proposito aveva raccontato:
Temiamo si sia messo nei guai, magari entrato in contatto con qualche setta. Il suo telefono è sempre rimasto spento ma, per sei mesi, a intermittenza, arrivavano dei messaggi del tipo “Mamma sto bene”, “papà non ti preoccupare, ti voglio bene". Cioè questi messaggi per mia madre erano chissà cosa, da un po' non li riceviamo più.