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Morto Angelo Guglielmi, reinventò Rai 3 e arrivarono Chi l’ha visto? e Un giorno in pretura

Addio allo storico direttore di Rai3 Angelo Guglielmi. Grazie alla sua direzione illuminata, dal 1987 al 1994, nacquero alcuni dei programmi più celebri della storia della Tv: da Quelli che il calcio a Samarcanda, Storie Maledette e tanti altri.
A cura di Andrea Parrella
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È morto Angelo Guglielmi, storico dirigente Rai e direttore di Rai3 in anni determinanti per la storia della rete. Guglielmi aveva 93 anni, la notizia del suo decesso è stata battuta da un'agenzia Ansa e al momento non emergono ulteriori dettagli.

La direzione di Rai3 illuminata di Guglielmi

Guglielmi, si diceva, è stata una figura determinante per la storia della Rai, segnandola in particolare nel periodo che va dal 1987 al 1994, anni durante i quali ha svolto il ruolo di direttore di Rai, fase durante la quale sono nati alcuni dei titoli più celebri della storia della rete, alcuni dei quali in onda ancora oggi. Da Telefono giallo a Samarcanda, da Linea rovente a Un giorno in pretura, passando per La TV delle ragazze, Blob, Chi l'ha visto?, Mi manda Lubrano (poi divenuto Mi manda Raitre). E ancora Quelli che il calcio, Da Storia Nasce Storia, Tunnel e Storie maledette.

La Tv-verità rinnegata da Guglielmi

In quella stagione, ricordata in particolare per il concetto di Tv-verità esaltato dall'idea di televisione di Guglielmi, definizione che fu lui stesso a rinnegare a più riprese, come in occasione di un incontro pubblico con Umberto Eco di inizio anni Novanta: "Io non mi sono mai sognato di inseguire quell'oggetto metafisico che è la verità. Ho sempre parlato, invece, di realtà. La verità è un giudizio. La realtà comprende anche la bugia. Il reale è ciò che hai davanti agli occhi. Puoi lasciarlo passare, e puoi guardarci dentro. Io ho cercato di comportarmi nel secondo modo. Le mie colpe, in questo senso, cominciarono molto presto". 

I volti dell'era Guglielmi a Rai3

Da quella fase non nacquero solo grandi titoli, ma soprattutto volti e nomi che hanno poi segnato la storia del piccolo schermo italiano. Da Corrado Augias a Michele Santoro, passando per Donatella Raffai, Roberta Petrelluzzi, Serena Dandini, Fabio Fazio, Piero Chiambretti, Giuliano Ferrara, Daniele Luttazzi e Franca Leosini. La gestione Guglielmi non si rivelò un successo solo sotto il profilo contenutistico, ma anche in termini di ascolti, se si considera che Rai3 vide crescere in maniera considerevole le medie di share nel corso di quelle stagioni, arrivando a decuplicare i numeri registrati con medie del 10%.

Guglielmi con Michele Santoro
Guglielmi con Michele Santoro

Il ricordo di Fabio Fazio

A pochi minuti dalla notizia della morte, Fabio Fazio ha ricordato così la figura di Guglielmi via social: "Angelo Guglielmi ha cambiato la Tv rendendola contemporanea e imponendo una rigorosa linea narrativa alle cose che faceva: la Tv come racconto della realtà. Gli devo moltissimo. “La cultura non è una cosa ma un modo di fare le cose”. Questa la sua lezione più importante".

A riprova della notevole caratura intellettuale, in contemporanea con la sua carica in Rai e anche negli anni successivi, Guglielmi ha continuato a svolgere la sua attività di critico letterario, vista la laurea in Lettere a Bologna e gli anni di insegnamento a Cento e Ferrara. Dal 2004 al 2009 è stato chiamato dall'allora sindaco di Bologna Sergio Cofferati in qualità di assessore alla cultura.

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