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Santa Messa e Angelus dell’Epifania: dove vedere Papa Francesco in tv il 6 gennaio

Il giorno dell’Epifania è segnato da appuntamenti fissi con Papa Francesco: ecco come seguire la Santa Messa e l’Angelus del Santo Padre, con orari e canali tv e streaming dove vederlo.
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Il giorno dell'Epifania è segnato da appuntamenti fissi con Papa Francesco in tv, che come di consueto darà la possibilità ai fedeli di seguirlo nella Santa Messa e nell'Angelus del 6 gennaio 2022. La programmazione religiosa parte alle ore 10.00 con la diretta tv su Rai 1 e Tv2000 e video streaming su RaiPlay e canale YouTube di Vatican News con la Santa Messa celebrata da Papa Francesco in Basilica Vaticana. Subito dopo, alle ore 12.00, il Santo Padre reciterà l'atteso Angelus dell’Epifania dal Balcone che dà su Piazza San Pietro. E per chi stamattina non potrà seguire, ci sarà un altro appuntamento alle ore 19.00 su Tv2000 per la Messa in diretta dalla Basilica del Sacro Cuore di Gesù a Roma.

L'omelia di Papa Francesco dell'Epifania 2021

L'omelia di Papa Francesco nella Santa Messa dell'Epifania 2021 si concentrò sul concetto di maturità spirituale e sulle distrazioni che dovremmo evitare quotidianamente per evitare di tenere gli occhi bassi, non rivolti verso Dio.

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La similitudine con i Re Magi nel giorno dell'Epifania fu inevitabile per rimarcare la forza che l'umanità stava dimostrando di avere nonostante le continue avversità di un lungo viaggio iniziato nostro malgrado:

"Adorare il Signore non è facile, non è un fatto immediato: esige una certa maturità spirituale, essendo il punto d'arrivo di un cammino interiore, a volte lungo. Non è spontaneo in noi l'atteggiamento di adorare Dio. L'essere umano ha bisogno, sì, di adorare, ma rischia di sbagliare obiettivo; infatti, se non adora Dio, adorerà degli idoli. Non c'è via di mezzo, chi non adora Dio adora il Diavolo e invece che credente diventerà idolatra […] Nella nostra epoca è particolarmente necessario che, sia singolarmente che comunitariamente, dedichiamo più tempo all'adorazione, imparando sempre meglio a contemplare il Signore. Oggi, pertanto, ci mettiamo alla scuola dei Magi, per trarne alcuni insegnamenti utili: come loro, vogliamo prostrarci e adorare il Signore", ha aggiunto."Per adorare il Signore bisogna anzitutto "alzare gli occhi". Quando alziamo gli occhi a Dio, i problemi della vita non scompaiono, ma sentiamo che il Signore ci dà la forza necessaria per affrontarli. "Alzare gli occhi", allora, è il primo passo che dispone all'adorazione. Si tratta dell'adorazione del discepolo che ha scoperto in Dio una gioia nuova, diversa. Quella del mondo è fondata sul possesso dei beni, sul successo o su altre cose simili. Invece la gioia del discepolo di Cristo trova il suo fondamento nella fedeltà di Dio, le cui promesse non vengono mai meno, a dispetto delle situazioni di crisi in cui possiamo venire a trovarci. Ecco allora che gratitudine filiale e gioia suscitano l'anelito ad adorare il Signore, che è fedele e non ci lascia mai soli. […] Come i Magi, anche noi dobbiamo lasciarci istruire dal cammino della vita, segnato dalle inevitabili difficoltà del viaggio. Non permettiamo che le stanchezze, le cadute e i fallimenti ci gettino nello scoraggiamento. Riconoscendoli invece con umiltà, dobbiamo farne occasione per progredire verso il Signore Gesù. La vita non è una dimostrazione di abilità, ma un viaggio verso Colui che ci ama: guardando al Signore, troveremo la forza per proseguire con gioia rinnovata".

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