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La Ruota della Fortuna straccia e manda in pensione Techetechetè, in Tv la nostalgia è una certezza

Il colpo televisivo dell’estate è di Mediaset che, con la trovata del programma di Scotti, confeziona la perfetta operazione nostalgia per il suo pubblico e fa a pezzi la concorrenza di Rai1, rischiando di portare alla chiusura del programma nostalgia per eccellenza.
A cura di Andrea Parrella
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L'estate televisiva non era così movimentata da anni e il merito, senza ombra di dubbio, è di Mediaset. Il gruppo capitanato da Pier Silvio Berlusconi ha trovato proprio nella stagione più calda, ma abitualmente più statica, il trampolino per il rilancio di Canale 5. Iniziato negli anni scorsi con l'operazione fortunatissima di Temptation Island, arrivato proprio quest'anno a registrare i dati di ascolti più alti della sua storia, il processo di ricostruzione del brand è proseguito quest'anno con un'altra trovata: il ritorno de La Ruota della Fortuna nell'access prime time.

Il programma storico Mediaset era già ripartito nelle ultime stagioni, ma l'effetto del rebranding con Gerry Scotti ha trovato la sua collocazione più fortunata passando dal preserale all'access, anche grazie a un'operazione molto aggressiva di Mediaset, che improvvisamente e in una notte di mezza estate ha scelto di promuovere il programma di Scotti in quello spazio, rimpiazzando Paperissima con lo spostamento di quest'ultimo su Italia 1. Il risultato, grazie a una campagna di lancio molto potente, è stato fuori da ogni aspettativa.

La Ruota della Fortuna approfittato dell'effetto nostalgia, per il ricordo dei fasti con Mike Bongiorno, e senso di freschezza, mixato a elementi del programma come la presenza riuscita nel programma di Samira Lui, sia per la percezione di un chiaro entusiasmo verso questa operazione con cui Canale 5 prova a rimettersi al centro del dibattito televisivo, non più solo per i reality oppure per la certezza dei programmi dell'universo De Filippi.

Nel giro di poche settimane Gerry Scotti ha avuto un effetto dirompente sugli ascolti di Canale 5 nell'access prime time, arrivando a superare la concorrenza di Rai1 e anche a mandare virtualmente in soffitta Techetechetè, in difficoltà da un paio di stagioni ma quest'anno chiaramente vittima di un calo che pare quesi irreversibile. La Ruota della Fortuna e Techetechè, ad oggi, sono stabilmente separati da circa 10 punti percentuali di share. Si tratta di una notizia incredibile se provata a immaginare due mesi fa, ma soprattutto in prospettiva, perché il banco di prova vero sarà quello dell'autunno, quando Gerry Scotti dovrà vedersela con Affari Tuoi di Stefano De Martino, vero caso televisivo della stagione passata. La Rai è già corsa ai ripari, anticipando la ripartenza del programma, segnale di una concorrenza ormai rinnovata, a dimostrazione di come basti pochissimo a spostare gli equilibri in Tv. Per Techetechetè è uno stato di cose complesso, la conferma di una flessione cronica nelle ultime stagioni che era stato lo stesso direttore Di Liberatore a confermare a Fanpage in un'intervista recente. Le possibilità la prossima estate il programma si fermi, almeno per una stagione o definitivamente, sono concrete. Curioso che a mandare in pensione il programma nostalgico per eccellenza sia, per assurdo, un'operazione nostalgia.

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"L'avvenire è dei curiosi di professione", recitava la frase di un vecchio film che provo a ricordare ogni giorno. Scrivo di intrattenimento e televisione dal 2012, coltivando la speranza di riuscire a raccontare ciò che vediamo attraverso uno schermo, di qualunque dimensione sia. Renzo Arbore è il mio profeta.
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