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Il 2021 che ha stravolto la Tv e il nostro modo di guardarla

Dal Sanremo senza pubblico al caso di Una Pezza di Lundini, da LOL a SanPa, dall’overdose No Vax nei talk show alla vicenda Piazzapulita. Ecco come il 2021 ha cambiato la televisione in modo irreversibile.
A cura di Andrea Parrella
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Il 2021 è quasi alle spalle. Un anno complesso, sospeso in attesa di una ripartenza illusoria dopo il Covid che ha segnato anche il racconto televisivo nella sua interezza, con varie sfaccettature. È stato l'anno di Sanremo senza pubblico, un'idea aberrante prima che diventasse realtà e anche dopo, visti i risultati e nonostante l'impegno. È stato l'anno di Via dei Matti numero 0, grande sponsor per l'eterna filastrocca della musica che finalmente torna in Tv (conta come ci torna, e questo come era quello giusto), l'anno dei Maneskin che vincono all'Eurovision e quello in cui la Rai capisce ancora una volta di dover puntare sugli eventi, se si considerano Arena '60 '70 '80, ma anche Stanotte a Napoli di Alberto Angela.

Da SanPa a LOL, le piattaforme minacciano le generaliste

Ciro Priello, vincitore di LOL
Ciro Priello, vincitore di LOL

È stato l'anno delle reti generaliste sempre più minacciate  Fedez che fa a pezzi la Rai nel giorno del Primo Maggio, facendo scricchiolare ancora di più il monolitico servizio pubblico sotto il peso della sua forza indipendente dalla Tv istituzionale e politicizzata. E infatti è stato l'anno in cui le piattaforme hanno provato a farsi generaliste. Da Netflix, che con il caso SanPa ha aperto il 2021 (disponibile sulla piattaforma da dicembre 2020) riscoprendo la vicenda di Vincenzo Muccioli, quasi scomparsa dalle cronache, ad Amazon Prime che ha trovato in LOL il primo show di intrattenimento in grado di portare su piattaforma (anche) il pubblico della Tv tradizionale. Quest'anno sono arrivate Disney+ e Discovery + in Italia. Nel primo caso importante perché si arricchisce la battaglia tra competitor nel settore, il secondo per aver portato in Italia show come Naked Attraction e Drag Race Italia, fondamentali nel contribuire all'abbattimento di molti pregiudizi. Prodotti che hanno approfittato del cambio di paradigma nel guardare la Tv, di cui siamo sempre più abituati a fruire in una chiave non lineare.

SanPa, la serie Netflix dedicata alla comunità fondata da Vincenzo Muccioli
SanPa, la serie Netflix dedicata alla comunità fondata da Vincenzo Muccioli

Mediaset prova a liberarsi dal trash

Nel 2021 è tornato al successo prepotente Amici, l'unico vero talent show superstite, se consideriamo che l'eterno rivale X Factor pare sempre più inabissato in una crisi di identità che l'arrivo di un nuovo conduttore non ha risolto. È stato anche l'anno di Mediaset che prova ad affrancarsi dall'abisso del trash, attraverso una linea di sobrietà nel daytime con un Pomeriggio 5 rivisitato in questa chiave e il ripescaggio con successo dal suo passato, vedi Scherzi a Parte e Zelig. Ma l'emittente di Cologno ha anche dovuto fronteggiare le difficoltà di questa operazione, sintetizzate nell'esperienza deprimente di Uà di Baglioni, un grande show in stile Rai con un linguaggio al quale il pubblico Mediaset non è stato addomesticato negli ultimi anni.

Pio e Amedeo, Mediaset e la presunta dittatura del politicamente corretto

Pio e Amedeo, protagonisti di Felicissima sera
Pio e Amedeo, protagonisti di Felicissima sera

Ed è stato anche l'anno della presunta dittatura del politicamente corretto, con Pio e Amedeo prima e il Grande Fratello Vip poi che hanno preso posizioni molto radicali in tal senso, rivendicando la libertà d'espressione e la legge del "conta l'intenzione con cui dici una cosa, non cosa dici". E quando si nomina il Grande Fratello Vip non si può mancare di citare il caso dell'anno, la telenovela di Alex Belli, che per quasi tre mesi ha tenuto il reality in piedi da solo.

Il ciclone Una pezza di Lundini

Partito alla fine del 2020, Una pezza di Lundini va considerato come un fenomeno dilagato nel 2021. Tra i migliori prodotti di Rai2 degli ultimi anni, è sintomatico perché scritto e pensato come un programma parcellizzato, la cui distribuzione in chicche sui social e piattaforma ha avuto un enorme riscontro, non corrisposto dai dati Auditel, ma invece caldeggiato e apprezzato dalla critica e da un pubblico più sofisticato. Il programma di Giovanni Benincasa non ha consacrato solo Valerio Lundini, ma anche Emanuela Fanelli, che è stata poi il volto della serata dedicata ai 60 anni di Rai2.

Il tema No Vax nei talk show e il caso Piazzapulita

È stato, più di ogni altra cosa, l'anno in cui i vaccini hanno dominato il racconto sul piccolo schermo, con un racconto del mondo No Vax pervasivo, spesso criticato dall'opinione pubblica perché eccessivo, ma costantemente in auge. Ed è stato anche l'anno della televisione che interagisce con il web, forse per la prima volta con un effetto di grande profondità. È il caso di Piazzapulita, che dando spazio all'inchiesta di Fanpage "Lobby Nera", avvia un dibattito sulle forze di estrema destra e la commistione con il mondo No Vax che ha avuto grande peso sul dibattito pubblico.

Insomma, è stato un 2021 in cui la televisione, nonostante le enormi difficoltà produttive imposte dal Covid, ha continuato ad essere al centro del dibattito. Come antico impero che prova a resistere a tutti i costi, come un impero da abbattere, come un monolite da rifermare. Dimostrando sempre a comunque di essere viva e lottare insieme a noi.

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