“Donzelli, se la prenda con ChatGPT”: siparietto tecnologico a L’Aria che Tira tra Parenzo e il deputato di Fratelli d’Italia

Un siparietto inedito e per questo destinato a rappresentare un possibile standard futuro, andato in scena oggi alla nuova stagione de L'aria che tira. David Parenzo ha deciso di chiamare in causa l'intelligenza artificiale per dirimere una questione politica con il deputato di Fratelli d'Italia Giovanni Donzelli. Il risultato? Un botta e risposta che ha trasformato l'intelligenza artificiale in arbitro involontario di uno scontro tutto umano.
La prima volta dell'AI in diretta tv
"La redazione de L'aria che tira è stata la prima a inserire ChatGPT nel suo lavoro e allora adesso lo chiediamo direttamente a lei", annuncia Parenzo con l'aria di chi sta per sfoderare l'asso nella manica. L'obiettivo è analizzare le parole di Donzelli, responsabile nazionale dell'organizzazione di Fratelli d'Italia, che aveva appena sostenuto come il centrodestra stesse scegliendo "serenamente" i propri candidati per Veneto, Campania e Puglia. La mossa di Parenzo, in uno dei suoi consueti momenti di alleggerimento in trasmissione, sa comunque di sperimentazione televisiva. E il verdetto suona come una sentenza per Donzelli: "Sintesi candidature tutt'altro che serena. Nessuna serenità apparente, i candidati del centrodestra non sono stati scelti". Una bocciatura netta che il conduttore serve a Donzelli con un sorriso: "Se la deve prendere con ChatGPT".
Donzelli gioca la stessa carta di Parenzo
Ma l'esponente di Fratelli d'Italia non ci sta e decide di giocare la stessa carta. La sua contromossa è immediata e altrettanto efficace: "Ho chiesto anche io a ChatGPT se Parenzo è un conduttore obiettivo? E mi ha risposto che nei suoi programmi tende a essere critico con i programmi di destra". Momento paradossale, divertente, anche illuminante: ChatGPT finisce per dare torto a entrambi (o ragione a entrambi). Donzelli non governa "serenamente" le candidature, Parenzo non conduce "obiettivamente" i suoi programmi. Un pareggio tecnologico che la dice lunga su limiti e potenzialità dell'intelligenza artificiale.