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Davide Silvestri dal GfVip a Venezia: “Non so se ha aiutato la mia carriera, qualcuno ha storto il naso”

L’attore è passato dalla versione trash del reality alla Mostra del Cinema di Venezia: “Il Grande Fratello non ha aiutato la mia carriera”. Anzi: “Tra gli addetti ai lavori hanno storto il naso”.
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Davide Silvestri è passato dal Grande Fratello Vip alla Mostra Internazionale del Cinema di Venezia. L'attore è impegnato per presentare il suo ultimo film "Nina dei Lupi" e, in una intervista a SuperGuida Tv, ha raccontato l'importanza del reality show nella sua vita e sul possibile condizionamento nella carriera di artista: "Non so se il GF Vip mi ha aiutato a livello di carriera".

Le parole di Davide Silvestri

L'attore ha deciso di aprirsi a Superguida Tv e parlare del suo momento attuale, preferendo non parlare di vero e proprio rilancio dopo la partecipazione al Grande Fratello Vip: "Non so se il GF Vip mi ha aiutato a livello di carriera. Non penso che sia stata un rilancio. Quando avevo fatto il provino per il Grande Fratello Vip avevo chiesto agli autori se ero piaciuto. Continuavo a chiedere ‘ma sono piaciuto? Com’è andata? Sicuri che piacevo? Chi erano gli altri? A chi non sono piaciuto?’. Volevo sapere anche qualcosa in più sugli altri concorrenti con cui avrei diviso la casa." E sulla sua presenza:

In questo caso la partecipazione al reality ha diviso gli addetti ai lavori. Qualcuno ha storto il naso mentre Antonio per esempio ha creduto in me sin dal primo giorno dandomi il ruolo indipendentemente dalla mia partecipazione. Altri ora si sono ricreduti e per fortuna alcuni mi hanno fatto anche i complimenti. È stata anche questa una bella vittoria.

"Sono favorevole al GfVip anti-trash"

Davide Silvestri si è anche espresso sulla svolta anti-trash chiesta da Pier Silvio Berlusconi: "Sono contento che Piersilvio abbia deciso di ripulire il reality dal trash. Credo che questo sarebbe stato il Grande Fratello perfetto per me. È importante che ci sia stata questa sterzata perché molti giovani oggi seguono i reality e si identificano nei personaggi". Ma certi gusti saranno duri a morire, confessa: "Ho paura però che alla gente mancherà però il trash. La televisione ha bisogno di essere anche educativa". 

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