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Anni20 manda in onda le immagini di un attacco ucraino, ma si tratta di un videogioco

Il racconto del conflitto Russia-Ucraina avviene anche sul web, dove non mancano video che raccontano cosa sta avvenendo sul posto. Ed è così che ad Anni20, lo show di Rai2 si è caduti nell’errore di mandare in onda un video che però, è tratto da un videogioco, decisamente realistico.
A cura di Ilaria Costabile
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In queste ore di tensione e angoscia che seguono all'effettivo inizio della guerra tra Russia e Ucraina, non mancano le defaillances da parte di alcuni giornalisti o conduttori televisivi che si trovano a dover fare un racconto ininterrotto di quanto sta accadendo ad un passo da noi. Ed è così che ad Anni 20-Notte, programma di Rai 2 che nella serata di ieri, 24 febbraio, ha avviato uno speciale sul conflitto, è stato mandato in onda quello che si credeva fosse un frammento di un attacco aereo e che, invece, era l'immagine di un videogioco. Un errore, però, nel quale sono caduti anche alcuni cronisti delle tv estere.

Il racconto del conflitto in rete

Il fatto che un videogioco che inscena la guerra sia così fedele a ciò che realmente sta accadendo tra Russia e Ucraina dovrebbe far rabbrividire, ma è stato difficile anche per giornalisti attenti e coscienziosi distinguere la finzione dalla realtà. Ed è così che Daniele Piervincenzi, chiamato a raccontare i vari momenti del conflitto, ha mostrato in diretta tv le immagini di uno scontro aereo tra ucraini e russi, come dichiara lui stesso dicendo che il video è stato reperito sul web: "Questo video è stato trovato in rete. Perché questa è una guerra tradizionale, ma che ormai ha una narrazione social, moderna, contemporanea. Questa è la contraerea ucraina che cerca di abbattere uno degli aerei di combattimento di Putin". 

Il video in questione, però, sarebbe tratto da un videogioco, si tratterebbe secondo TvBlog, di ArmA3, un videogame uscito nel 2013 che ruota attorno alle tattiche di guerra, alle strategie d'attacco e che è costruito proprio sul realismo per volere della casa di produzione, la Bohemia Interactive Studios che, infatti, ha più volte messo in chiaro le similitudini con scenari realmente esistenti in zone di guerra. La messa in onda del video, quindi, è ascrivibile ad un errore piuttosto comprensibile, tanto che anche cronisti non italiani sono caduti in questa "trappola" della rete.

Qui di seguito la simulazione mandata in onda erroneamente

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