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Vittorio Feltri scrive a Fedez: “Anche io ho un cancro, non piangere: sfida la sfiga e vincerai tu”

Il giornalista si rivolge a Fedez in una lettera pubblicata su Libero, augurandogli il meglio, confidandosi e incoraggiandolo col suo stile abituale: “Non sono capace di consolarti però ti segnalo che io del mio tumore me ne sbatto i coglioni”.
A cura di Andrea Parrella
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La vicenda della dichiarazione pubblica di Fedez con cui ha annunciato la sua malattia ha inevitabilmente scosso l'opinione pubblica italiana, chiamata a più livelli a rapportarsi con un personaggio così popolare. A rivolgergli un augurio e una riflessione anche Vittorio Feltri, il giornalista che tempo fa era stato ospite del podcast di Fedez e Luis Sal "Muschio selvaggio".

La lettera di Vittorio Feltri a Fedez

Con una lettera pubblicata sulle colonne di Libero, quotidiano di cui è fondatore e direttore editoriale, Vittorio Feltri parla a Fedez senza peli sulla lingua: "Caro Fedez, ho letto dei tuoi problemi di salute, ne sono dispiaciuto e spero si risolvano presto. Sei un giovane di talento, hai una bella famiglia e comprendo il tuo stato d’animo di fronte alla malattia. Tutti siamo preoccupati dell’integrità del nostro corpo e tentiamo di tenerlo in forma per vivere sereni» esordisce il giornalista, in prima pagina sul quotidiano di cui è fondatore e direttore editoriale". 

Feltri dichiara: "Ho un cancro, non lo avevo detto a nessuno"

Feltri ricorda quindi l'incontro con Fedez a Muschio Selvaggio, parlando del suo garbo, ma anche della distanza enorme tra loro nel modo di pensare e nelle esternazioni. Nonostante ciò Feltri si confida con il cantante, parlando per la prima volta dei suoi problemi di salute, ovvero un nodulo al petto emerso di recente da una tac, che ha poi fatto emergere un cancro: "Sento di confidarmi su un tema che ci accomuna. Quello della salute perduta", racconta Feltri parlando dell'operazione alla quale si è dovuto sottoporre, prima di tornare subito a lavorare senza dire nulla: "Invece ora dico chiaramente a te e a tutti che ho il cancro, perché mai dovrei dichiararlo a bassa voce, in fin dei conti la mia non è una malattia venerea". Quindi Vittorio Feltri, con i suoi modi che non lo abbandonano, si rivolge a Fedez per incoraggiarlo:

Ti prego, non farti intimidire dal morbo col quale hai iniziato una battaglia che potrai vincere con l’aiuto di Sanculo (…). Non sono capace di consolarti, caro Fedez, però ti segnalo che io del mio tumore me ne sbatto i coglioni. Finché starò al mondo litigherò con chiunque, perfino col cancro. Dammi retta, non piangere, fai a pugni con la sfiga, avrai ragione tu.

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